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Roberti, Èrcole de'.

Pittore italiano. Con C. Tura e F. Del Cossa fu tra i maggiori esponenti della scuola ferrarese, che pose l'esigenza di un radicale rinnovamento dell'ambiente artistico ferrarese, dominato fino ai primi decenni del Quattrocento da un goticismo provinciale e di maniera. Questo rinnovamento, che si estrinsecò in un'esasperata ricerca plastica, in un deciso intento drammatico, in un accentuato realismo e, insieme, in una tendenza al fantasioso, si compì pienamente con R., che finì per realizzare una sintesi di tutte le esperienze precedenti. Con Tura e con Del Cossa eseguì i suoi primi lavori, realizzando nel 1470 a palazzo Schifanoia gli affreschi dedicati al mese di Settembre. Di poco posteriore è la Pala di San Lazzaro (Berlino, Museo), mentre del periodo 1473-75 sono la predella (Roma, Pinacoteca vaticana) della Pala Griffoni (Bologna, San Petronio) e gli affreschi, dipinti in collaborazione con Del Cossa, della cappella Garganelli all'interno della chiesa di San Pietro a Bologna. Morto Del Cossa, R. aprì nel 1479 una bottega a Ferrara col fratello Polidoro, eseguendo nel 1480 la Pala di Santa Maria in Porto (Milano, pinacoteca di Brera) e, qualche anno dopo, la predella per la Pala di San Giovanni in Monte, oggi smembrata. Nel 1486 R. succedette a Tura come pittore di corte presso gli Estensi, attendendo negli anni seguenti alla decorazione di alcuni palazzi di proprietà dei signori di Ferrara, in particolare di quello di Belriguardo. Questi lavori sono andati perduti e della produzione artistica di R. di quel periodo non restano che alcune tavole, quali Raccolta della manna e il dittico con l'Adorazione dei pastori e il Cristo morto (Ferrara 1450-1496).