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Robert, Hubert.

Pittore francese. Allievo dello scultore M.A. Slodtz, nel 1754 seguì a Roma il marchese di Stainville. Decisivo per la sua maturazione artistica fu l'influsso esercitato da G.P. Pannini, che lo spinse a specializzarsi nelle vedute di monumenti antichi; il suo stile pittorico, caratterizzato dalla preponderanza degli elementi visionari, deve molto anche a G.B. Piranesi e al compatriota J.H. Fragonard, col quale fece nel 1760 un importante viaggio di studio a Pompei e a Ercolano. Tra i lavori di quegli anni si ricordano: Veduta del portico di San Pietro (1759, Parigi, Louvre), Entrata del Pantheon (1759, La Valletta, Museo delle belle arti), Capriccio romano (1759, Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle), La scala a chiocciola di Palazzo Farnese a Caprarola (1764, Parigi, Louvre), Capriccio architettonico con il Pantheon (1758, San Pietroburgo, Ermitage), che nel 1766, insieme al Porto di Ripetta (1766, Parigi, École Supérieure des Beaux-Arts), gli valse, una volta tornato a Parigi (1765), l'ammissione all'Accademia. Apprezzato decoratore, incontrò il favore dell'aristocrazia francese, lavorando per il conte d'Artois, per il duca di Nivernais e per l'arcivescovo di Rouen e ricevendo l'incarico per la trasformazione dei Bains d'Apollon a Versailles. Non per questo R. abbandonò la vedutistica: si interessò anzi ai mutamenti architettonici e urbanistici parigini, che raffigurò nelle tele Le demolizioni al Pont-au-Change e al Pont Notre-Dame (1786, Parigi, galleria Cailleux), La Bastiglia nei primi giorni della sua demolizione (1789, Parigi, Musée Carnavalet), Festa della federazione (1790, castello di Versailles). Nominato nel 1784 «Garde du Musée» al Louvre, fu imprigionato nel 1793 durante il Terrore; liberato l'anno successivo, nel 1795 divenne conservatore al Louvre (Parigi 1733-1808).