Generale italiano. Ufficiale di Stato Maggiore durante la prima guerra mondiale,
fu nominato capo del Servizio Informazioni Militari nel 1934. Fu mandato da
Mussolini in Spagna al comando delle truppe fasciste e nel 1937 subì la
disfatta di Guadalajara. Nel 1942 fu posto a capo della II armata in Croazia,
quindi della VI armata in Sicilia. Dopo l'armistizio dell'8
settembre fuggì a Brindisi con il re e Badoglio; deposto dal suo
incarico, fu sottoposto a processo nel 1945. Fuggì in Spagna per evitare
la condanna a 30 anni di reclusione, sentenza annullata nel 1948 (Modena 1887 -
Roma 1968).