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Ritt, Martin.

Attore e regista cinematografico statunitense. Esordì come attore teatrale, dirigendo poi a Broadway alcuni spettacoli e dedicandosi in seguito alla televisione. Approdò al cinema nel 1956 con pellicole di forte impegno sociale (Nel fango della periferia, 1956; Un urlo nella notte, 1957, dramma psicologico di impostazione teatrale lodato per l'indagine sociologica sul ceto medio). Negli anni seguenti si impegnò in film accolti con favore dal pubblico, anche grazie alla scelta di ottimi interpreti (primo fra tutti P. Newman): La lunga estate calda (1958), L'urlo e la furia (1959), Orchidea nera (1959), Jovanka e le altre (1959), Paris Blues (1961) e Hud il selvaggio (1963), vincitore di tre Oscar. In seguito R. alternò pellicole di valida struttura e impostazione (La spia che venne dal freddo, 1965; Hombre, 1966; I cospiratori, 1970), con film più velleitari (L'oltraggio, 1964; Per salire più in basso, 1971). Dopo Conrack (1973), realizzò Il prestanome (1976); Norma Rae (1979), film di denuncia sociale omaggio alle rivendicazioni sindacali femministe, interpretato dall'attrice premio Oscar S. Field; La foresta silenziosa (1983); Un amore di Murphy (1985); Pazza (1987); Lettere d'amore (1990) (New York 1920 - Santa Monica 1990).