Terreno dove si coltiva il riso. Nei territori non tropicali la coltivazione del
riso avviene in ambienti sommersi da uno strato di acqua; le acque devono essere
melmose perché ricche di sostanze nutritizie. I terreni, che devono avere
un fondo poco permeabile, vengono ricavati in pianura mediante la costruzione di
argini bassi, alcuni principali, altri secondari, necessari a trattenere le
acque con cui si inonda il campo. La
r. permanente è quella che
occupa il terreno coltivato a riso per un tempo indefinito; la
r. in
vicenda è quella che occupa un terreno con la coltivazione del riso
per un determinato numero di anni, secondo il sistema della rotazione
agraria.