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Rispetto.

(dal latino respectus: il guardare indietro). Atteggiamento di stima e di riguardo nei confronti di una persona o di un'istituzione. ║ Riconoscimento dei diritti e della dignità della persona umana. ║ Attenta esecuzione di un ordine o di una regola. • Lett. - Componimento popolare, spesso di natura amorosa, formato da sei o otto endecasillabi; secondo alcuni studiosi esso si basa sulla sestina toscana (quattro endecasillabi a rima alterna seguiti da due endecasillabi a rima baciata: ABABCC) o sull'ottava toscana (sei endecasillabi a rima alterna seguiti da due endecasillabi a rima baciata: ABABABCC; oppure quattro endecasillabi a rima alterna seguiti da due coppie di endecasillabi a rima baciata: ABABCCDD), ma esistono anche r. fondati sull'ottava siciliana (otto endecasillabi a rima alterna: ABABABAB), strofa usata di norma nello strambotto, con cui spesso il r. è stato confuso. Nato come componimento per musica, probabilmente alla fine del XIV sec., ebbe ampia diffusione nel Quattrocento. Composero r. Poliziano, Lorenzo de' Medici e, in tempi meno remoti, N. Tommaseo, G. Pascoli e G. Carducci. Al r. si ispirano alcuni componimenti musicali di G.F. Malipiero. • Tipogr. - Foglio di r.: quello che nei libri precede il frontespizio. In genere esso è bianco, ma può portare impressa l'indicazione della collana cui il libro appartiene. • Urban. - Zona di r.: zona protetta da vincoli architettonici ed edilizi al fine di tutelarne i monumenti di interesse artistico, le costruzioni militari o il paesaggio. • Mar. - Materiale di r.: l'insieme dei macchinari conservati a bordo di una nave affinché possano essere disponibili quando si verifichi la necessità di sostituire analoghe parti in avaria.