Il fornire calore a un corpo o a un ambiente al fine di fare aumentare la sua
temperatura e l'insieme delle apparecchiature usate a tale scopo. ║
Aumento della temperatura corporea e ambientale. • Sport - Insieme degli
esercizi che atleti e ginnasti eseguono prima di una competizione per sciogliere
i muscoli e prepararsi allo sforzo. • Aer. -
R. cinetico:
r.
che si produce sulla superficie dei velivoli a causa dell'attrito con
l'atmosfera. • Tecn. - Nei diversi usi industriali vengono impiegate molte
forme di
r., spesso necessarie alla lavorazione dei vari manufatti. Si ha
r. a gas,
a carbone, ecc. quando il calore viene prodotto tramite
combustione;
r. elettrico, quando l'energia elettrica viene trasformata
in calore per effetto Joule o per induzione elettromagnetica;
r.
dielettrico, ottenuto immergendo un dielettrico in un campo elettrico ad
alta frequenza;
r. elettronico, che si realizza bombardando con un fascio
di elettroni la superficie da riscaldare;
r. a microonde, che si realizza
proiettando sulla superficie o sull'oggetto da riscaldare un fascio di microonde
(esso ha trovato ampia diffusione nella cottura dei cibi). ║
R. degli
ambienti: insieme delle operazioni e delle apparecchiature utilizzate per
aumentare la temperatura di abitazioni e locali residenziali, stabilizzandola
fra i 18 e i 22 °C. Il
r. degli ambienti deve in primo luogo tenere
conto della dispersione del calore che si verifica attraverso le pareti esterne
dei fabbricati, le porte e le finestre, i solai, ecc.; esso avviene per
convezione, quando l'elemento riscaldante trasmette calore all'aria e
successivamente questa, con movimenti convettivi, lo distribuisce nell'ambiente,
o per
irradiamento, quando l'elemento riscaldante trasmette direttamente
il calore alle superfici a contatto con esso. Si distinguono due forme di
r.:
r. locale e
r. centrale. Il
r. locale è
quello che ha origini più antiche ed è così definito
perché il luogo di produzione del calore è lo stesso in cui si
sviluppa il
r. Questa forma di
r., in cui il rendimento
dell'impianto è immediato, è particolarmente adatta a grandi
locali; esso inoltre è utilizzato nelle abitazioni durante le stagioni
intermedie o quando si voglia aumentare ulteriormente la temperatura di un
ambiente, e sfrutta generalmente piccole stufe elettriche, a gas o a cherosene,
portatili e in grado di trasmettere rapidamente il calore per irradiazione. Si
ha invece
r. centrale quando il luogo in cui si produce il calore
è diverso da quello che viene successivamente riscaldato; è la
forma di
r. più usata nelle abitazioni residenziali e ha il
vantaggio di garantire una maggior sicurezza e una maggior uniformità
nella distribuzione del calore. Se in un complesso residenziale di più
appartamenti ognuno di essi è dotato di una caldaia per la produzione del
calore, il
r. si dice
autonomo. L'impianto di
r. è
costituito dalle apparecchiature necessarie alla produzione del calore, alla sua
regolazione, al trasporto e alla sua distribuzione. La rete di distribuzione del
calore è formata da una serie di tubature, collegate a terminali o corpi
scaldanti (radiatori, pannelli radianti, ecc.) che diffondono il calore nei vari
ambienti. A seconda dei vari fluidi circolanti nella rete di distribuzione si
parla di impianti a liquido, a vapore, ad aria. ║
R. urbano:
utilizzato per la prima volta a Lackport (Stati Uniti) nel 1877, prevede la
costruzione di una grande centrale di tipo industriale in grado di provvedere al
r. di interi isolati residenziali o quartieri. L'impianto si realizza con
una serie di tubature sotterranee, in cui scorre acqua surriscaldata o vapore a
media o alta pressione; il fluido termovettore arriva fino agli scambiatori di
calore, che sostituiscono le caldaie nelle singole abitazioni, e qui cede il
calore all'acqua del circuito interno delle varie costruzioni. Adatto a regioni
con clima molto freddo e inverni lunghi, questo tipo di
r. garantisce
anche l'approvvigionamento di acqua calda durante tutto il corso dell'anno,
nonché di acqua surriscaldata e vapore per le applicazioni industriali.
Esso può coprire un'area di 3-4 km; trovò impiego soprattutto dopo
gli anni Sessanta.