L'azione del produrre o dell'essere prodotto una seconda volta. In questo senso
il termine viene usato quasi esclusivamente in economia e nelle scienze
sperimentali. ║ L'azione di riprodurre o di essere riprodotto, nel senso
di ricavare una o più copie da un originale. In questo significato, anche
il modo e il risultato. ║ Con valore concreto, la copia o l'immagine che
riproduce l'originale. ║
Sistemi di r.: i procedimenti che
permettono di ricavare copie di disegni, documenti, stampati, ecc. in forma
diretta. Tali sistemi possono essere
a secco, nel caso forniscano copia
asciutta, oppure
a umido, se la copia prodotta è bagnata. A
seconda del principio chimico o fisico adottato, i sistemi di
r. possono
inoltre essere classificati in sistemi fotografici, termografici, cianografici,
diazotipici, xerografici, eliografici, ecc. ║ Pubblicazione a stampa di
scritti già pubblicati in precedenza o di discorsi già diffusi.
║
R. vietata: espressione apposta in libri, giornali, riviste,
testi musicali e simili, con la quale si indica che la proprietà
artistica e letteraria di ciò che viene pubblicato è riservata e
può essere sfruttata solo dall'editore o dall'autore titolare del
diritto. ║ L'azione di rappresentare fedelmente e con efficacia. •
Tecn. - Operazione con la quale si riottengono suoni, segnali elettrici,
immagini registrati su disco, nastro magnetico e simili. È l'operazione
inversa alla registrazione. • Biol. - Produzione di nuove generazioni,
grazie alla quale una specie garantisce la sua continuità nel tempo. Il
processo riproduttivo riguarda solo organismi che abbiano in sé le
informazioni necessarie a produrre nuovi individui con caratteristiche uguali a
quelle degli individui parentali. Nella forma più essenziale la
r.
consiste nella divisione per
mitosi (V.) di
una singola cellula e ha come conseguenza una profonda trasformazione
dell'organismo parentale. La cellula madre utilizza e metabolizza materiali
esterni e aumenta in tal modo la propria consistenza e la propria massa; alla
duplicazione del programma presente nel nucleo e alla replicazione del DNA segue
una completa riorganizzazione del materiale genetico e la suddivisione in due
cellule figlie: ognuna di esse è dotata, se non incorrono errori nella
duplicazione del DNA, dello stesso patrimonio genetico della cellula madre. La
r. si distingue in due tipi fondamentali, a seconda che essa comporti o
meno la presenza di cellule specializzate (
gameti):
r. sessuata
e asessuata. Nel caso della
r. asessuata o
gamica il
meccanismo riproduttivo può differenziarsi a seconda del tipo di
organismi, anche se essa si verifica prevalentemente negli organismi
unicellulari e in alcuni organismi pluricellulari come l'idra. Nel caso degli
organismi unicellulari si assiste a una moltiplicazione cellulare, nella quale
l'individuo si divide senza subire alcuna modificazione: il nucleo si scinde
secondo il modello della mitosi, il corpo secondo quello della scissione, della
gemmazione o della politomia, cioè della divisione multipla in individui
figli. Nei metazoi la
r. si attua mediante la scissione di un individuo
secondo un piano longitudinale o trasversale, che origina le due parti che
ricostituiscono un individuo simile al genitore; oppure mediante la formazione
sul corpo del genitore di protuberanze simili a gemme (gemmazione), che si
accrescono rendendosi indipendenti e formano una colonia. La
r. sessuata
o
agamica, tipica degli organismi che abbiano raggiunto una certa
complessità strutturale (organismi pluricellulari e solo occasionalmente
unicellulari), implica la ripartizione riassortita dei genomi di due diversi
individui appartenenti alla stessa specie e dà origine a individui
geneticamente diversi sia fra loro sia da entrambi i genitori. Meccanismo
fondamentale della
r. è la
meiosi
(V.), che avviene nei due casi tipici degli
organismi diploidi (V.
DIPLOIDE) e degli organismi aploidi
(V. APLOIDE). Nel
caso di organismi diploidi, cioè con due serie di cromosomi, la meiosi
origina i
gameti, cellule aploidi specializzate, in grado di fondersi
durante la
fecondazione e di dare di nuovo origine a una cellula
diploide, lo
zigote. Dallo zigote si formerà, attraverso una serie
di
r. mitotiche, il nuovo individuo, che conterrà in tutte le sue
cellule due copie di ogni cromosoma, una proveniente dal padre, una dalla madre.
Negli organismi aploidi, invece, si ha prima la fecondazione, quindi la meiosi;
in questo caso sono le cellule aploidi a riprodursi secondo il modello della
mitosi e durante questo processo di aploidizzazione si verifica il
riassorbimento casuale dei cromosomi derivanti dai due genitori e talvolta anche
lo scambio fisico di porzioni di cromosomi corrispondenti. In tal modo ogni
cellula appartenente alla nuova generazione aploide presenta un nuovo e diverso
assortimento di geni. Le cellule specializzate per la
r. sessuale, i
gameti, si distinguono in due tipi: l'ovocellula
(gamete femminile)
presenta dimensioni relativamente grandi, mentre il gamete maschile è
molto più piccolo ed è capace di movimento attivo. Inoltre, in
quasi tutti gli organismi superiori si possono nettamente distinguere le cellule
della linea germinale, dalle quali cioè deriva per meiosi la generazione
successiva di gameti aploidi, dalla linea somatica, le cui cellule formano il
resto dell'organismo. Un individuo sessuato diploide presenta in ogni sua
cellula un doppio corredo cromosomico e nel caso di una particolare coppia di
cromosomi esistono delle differenze che ne determinano il sesso. Per quanto
riguarda in particolare i mammiferi, tali differenze riguardano i cromosomi
chiamati X e i cromosomi chiamati Y (V.
CROMOSOMA). La femmina presenta in ogni sua
cellula somatica due copie del cromosoma X, il maschio presenta invece due
cromosomi X e Y, solo parzialmente omologhi. Di conseguenza la cellula uovo
prodotta dalla femmina contiene necessariamente un cromosoma X, mentre lo
spermatozoo prodotto dal maschio può contenere un cromosoma X o un
cromosoma Y: dopo la fecondazione si avrà nel primo caso un embrione
femminile diploide XX, nel secondo caso un embrione femminile diploide XY.
• Zool. - Anche nel caso degli organismi animali è possibile
distinguere forme di
r. sessuata e asessuata. Nel primo caso si
può distinguere ulteriormente il meccanismo riproduttivo in
anfigonia, quando l'individuo si origina da cellule riproduttive
specializzate (i gameti), che si uniscono a due a due nel processo di
fecondazione formando lo zigote; e
partenogenesi, quando il nuovo
individuo deriva da una sola cellula sessualmente differenziata.
R.
sessuata e asessuata, oppure anfigonia e partenogenesi possono alternarsi nel
normale ciclo riproduttivo degli organismi. La
r. asessuata può
avvenire per scissione, per gemmazione (divisione ineguale) oppure per politomia
(divisione multipla): si tratta in ogni caso di divisione diretta o indiretta
del nucleo. In qualche caso tale divisione può avvenire per
frammentazione del corpo del genitore in due parti uguali oppure può
ripetersi a diversi livelli del corpo: in quest'ultimo caso le parti che si
originano danno luogo a tanti individui figli destinati a dividersi
successivamente. Se la scissione si compie nei primi stadi della vita embrionale
si parla di poliembrionia. Nel caso della gemmazione, infine, si ha la
formazione sul corpo dell'individuo genitore di una protuberanza simile a una
gemma, che in seguito si separa dando origine a un nuovo individuo autonomo. Nel
caso di
r. sessuata i gameti possono essere identici (isogameti), e si
parla allora di
isogamia, o diversi, e si parla allora di
anisogamia: in quest'ultimo caso i due gameti sono rispettivamente
chiamati
spermatozoo (il gamete maschile di dimensioni minori e capace di
movimento attivo) e
uovo (il gamete femminile, più grande e quasi
o del tutto immobile). La fusione dei due gameti viene definita
singamia
e consta delle due fasi in cui si fondono i due nuclei (
cariogamia) e i
due citoplasmi (
plasmogamia). In tale processo di fusione riveste una
fondamentale importanza la meiosi: essa è responsabile della iniziale
condizione aploide nel nucleo dei due gameti, destinati a formare fondendosi lo
zigote, nel quale si ripristina la condizione diploide, con la presenza del
numero dei cromosomi caratteristico della specie. Nei protozoi i gameti si
originano dalla trasformazione di individui ordinari oppure da individui
gametogeni; la fecondazione ha nomi diversi a seconda che i due individui
originati siano di diversa origine (
anfimissi), che derivino dalla stessa
cellula madre (
automissi), se si uniscono solo i due nuclei derivati
dalla divisione dell'individuo iniziale senza alcuna divisione di questo
(
autogamia). Nei metazoi la funzione riproduttiva è svolta da
alcune cellule germinali, situate nelle gonadi (ovari nelle femmine, testicoli
nei maschi), nelle quali si compiono la ovogenesi e la spermatogenesi. Se le
gonadi sono presenti nello stesso individuo, il quale quindi produce gameti sia
femminili sia maschili, si ha ermafroditismo. La
r. sessuata si verifica
generalmente negli animali che abbiano raggiunto lo stato adulto e la
maturità sessuale, di solito accompagnata da profonde modificazioni
somatiche. Le larve e le forme giovanili non sono in grado di riprodursi: solo
in qualche caso si verifica
dissogonia, cioè la capacità di
r. di un animale sia nelle forme larvali sia in quelle adulte, o
neotenia, cioè la capacità di
r. di un organismo
allo stato larvale. L'attività riproduttiva negli animali adulti presenta
una periodicità costante, che dipende sia da fattori interni fisiologici
(in particolare l'attività degli ormoni), sia da fattori esterni
ambientali. • Bot. - Negli organismi vegetali la
r. si può
verificare secondo numerose modalità, riflesso della lunga storia
naturale delle piante e della loro capacità di adattamento agli ambienti
esterni, maggiore rispetto a quella degli organismi animali. Nelle piante a
più semplice organizzazione la
r. sessuata avviene solo in casi
molto rari; in genere la
r. si verifica per divisione cellulare
(scissione, gemmazione, politomia), mediante cellule differenziate, per
frammentazione di colonie o di talli. La
r. agamica è frequente
anche nelle piante superiori, nelle quali essa viene procurata anche
artificialmente mediante talee, propaggini, margotte, ecc.: in questo caso le
parti che vengono utilizzate per la
r. asessuata possono provenire dal
fusto, dalla foglia, dal fiore. Fenomeno riproduttivo tipico degli organismi
vegetali inferiori come alghe e funghi, non presente nel mondo animale, è
la produzione di spore e propaguli asessuali unicellulari. Nelle piante si
alternano in genere due generazioni, una aploide, nella quale sono prodotti i
gameti nei cosiddetti gametangi, l'altra diploide, che ha inizio con lo zigote.
Durata e sviluppo delle due generazioni sono strettamente correlate al momento
del ciclo biologico in cui si verifica la meiosi, che può essere iniziale
(o zigotica), intermedia, terminale (o gametica). Nel caso di meiosi iniziale,
la generazione diploide viene completamente eliminata; se invece è
intermedia le due generazioni sono entrambe presenti. A una progressione nella
serie tassonomica corrisponde un sempre maggiore ritardo della meiosi, e
ciò comporta una sempre più spiccata preponderanza della fase
diploide rispetto a quella aploide del ciclo biologico, come nel caso delle
piante superiori. • Dir. - L'autore di un'opera ha il diritto esclusivo di
riprodurla; questo diritto viene violato se la
r. viene compiuta da
persona non autorizzata dall'autore. ║ Nel processo civile le
r.
meccaniche possono essere utilizzate come prova dei fatti o delle cose
rappresentate se la persona contro la quale tali
r. sono utilizzate non
ne nega la conformità ai fatti o alle cose rappresentate; la
r.
può anche essere richiesta dal giudice istruttore. ║ Nel processo
penale l'art. 141 bis prescrive che in caso di interrogatorio di persona in
stato di detenzione, che non sia svolto in udienza, venga fornita una
r.
fonografica o audiovisiva, pena la inutilizzabilità dell'interrogatorio
stesso.