Stats Tweet

Ripetizione.

Atto o effetto dell'eseguire di nuovo concetti, azioni o frasi, spesso a brevi intervalli di distanza. ║ Nel linguaggio scolastico, lezione privata impartita dal ripetitore, o ripasso di un argomento studiato in precedenza. ║ A r.: detto di ogni dispositivo in grado di ripetere la stessa azione diverse volte (orologio a r.: orologio la cui suoneria batte le ore e i quarti; arma a r.: arma in cui una sola manovra dell'otturatore aziona sia l'introduzione di una nuova cartuccia nella camera di scoppio, sia la rimozione del bossolo sparato). • Dir. - Atto del chiedere la restituzione di qualcosa. ║ Nell'epoca del diritto comune, la spiegazione dettagliata di singoli testi di diritto che erano già stati analizzati dall'insegnante durante le lezioni. • Psicol. - Secondo Freud, tendenza a ripetere modelli comportamentali passati, spesso con atteggiamenti distruttivi e fortemente patologici. M. Klein e la sua scuola ne hanno studiato lo sviluppo nei comportamenti infantili, individuandone come caratteristica principale la resistenza a ogni tipo di cambiamento proveniente dall'esterno. • Biol. - R. diretta: si verifica la presenza di identiche sequenze di nucleotidi in due o più copie disposte nella stessa molecola di DNA con lo stesso orientamento, anche se non adiacenti. ║ R. in serie: copie multiple di una medesima sequenza di nucleotidi che si trovano, nella molecola di DNA, disposte l'una in fila all'altra. ║ R. invertita: nella stessa molecola si ha r. di due copie della stessa sequenza di DNA, ma in direzione opposta. • Sport - Nell'alpinismo, scalata effettuata lungo una via precedentemente tracciata. ║ Nella scherma, esecuzione di una seconda azione di attacco con le stesse caratteristiche di quella che si è appena portata a termine. • Cin. - R. di quadro: la ripresa eseguita più volte nella fase in cui si sta provando il film, così da poter scegliere, in fase di montaggio, il quadro migliore. • Ling. - Il ripetersi di un elemento linguistico due o più volte. ║ Nella retorica, la r. è uno dei procedimenti più antichi, e consiste nel ripetersi a breve distanza di uguali elementi fonici, morfosintattici o semantici. Appartengono a questa categoria una serie di figure retoriche, come l'epanalessi, l'anafora e l'epifora, in cui l'elemento ripetuto non subisce variazioni; il polittoto, la sinonimia, la figura etimologica, la paronomasia, la diafora, in cui l'elemento ripetuto varia nelle sue componenti fonetiche o sintattiche. • Topogr. - Metodo della r.: metodo di misurazione angolare adottato da alcuni strumenti ottici, detti ripetitori, in grado di ridurre l'errore nelle misurazioni effettuando un numero definito di volte le due collimazioni necessarie alla misurazione angolare, e procedendo alla somma delle varie determinazioni: il valore della misura è dato dalla differenza tra le letture corrispondenti alla prima e all'ultima collimazione, divisa per il numero delle collimazioni effettuate.