Filosofo e sociologo italiano. Laureatosi in Ingegneria industriale al
politecnico di Torino (1893), si dedicò a studi di tipo biologico,
psicologico, sociologico, economico e di sintesi scientifica. Fondò nel
1906, e diresse fino al 1915, «Scientia», rivista internazionale di
scienza. Insegnò Filosofia nelle università di Pavia e Milano e fu
insignito di numerosi riconoscimenti da accademie scientifiche e atenei italiani
ed esteri. Influenzato dalle teorie marxiste e dal Positivismo inglese,
elaborò una teoria sulla trasmissibilità dei caratteri acquisiti,
basata su un ipotetico meccanismo di memoria biologica, concependo la vita come
una forma di energia diversa da quelle fisiche e chimiche (vitalismo
energetico). Sviluppò inoltre una personale teoria del ragionamento,
tentando di elaborare una trattazione unitaria delle varie forme di ragionamento
(matematico, logico, intuitivo, metafisico o dialettico). Tra i suoi scritti
ricordiamo:
Di un socialismo in accordo con la dottrina economica
liberale (1901),
Sulla trasmissibilità dei caratteri
acquisiti:
ipotesi di una centro-epigenesi (1907),
Psicologia del
ragionamento (1920),
La vita nel suo aspetto finalistico (1925),
Che cos'è la vita? (1926),
Problemi della psiche (1928)
(Livorno 1870 - Milano 1930).