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Rigetto.

L'atto e l'effetto di ributtare indietro o fuori. ║ La cosa rigettata e, in senso più ampio, l'insieme delle cose scartate, ovvero i rifiuti. ║ Il non accettare, il respingere: r. di una proposta. • Geol. - Spostamento relativo tra due punti omologhi situati sulle pareti opposte di una faglia e che primitivamente erano a contatto. • Med. - R. di trapianto: complesso di fenomeni immunologici, sia umorali sia cellulo-mediati, che l'organismo mette in atto per difendere la propria integrità strutturale e funzionale allorché un organo o un tessuto, contenenti diversi antigeni di istocompatibilità, vengono trapiantati. Tale risposta vanifica la riuscita del trapianto stesso e porta alla distruzione della parte trapiantata. Alla base del r. c'è la mancanza di riconoscimento, da parte delle cellule immunocompetenti del soggetto che ha subito il trapianto, di particolari recettori presenti sulla superficie delle cellule dell'organo o del tessuto trapiantati; tali cellule vengono considerate estranee e quindi attaccate e distrutte dai linfociti citotossici. La riuscita di un trapianto dipende dalla possibilità di trovare un donatore le cui molecole, espresse sotto controllo genetico, siano quanto più possibile simili a quelle del ricevente. Dal punto di vista clinico il r. si manifesta inizialmente con una sensazione di malessere generale, febbre, astenia, e quindi con la compromissione della funzionalità dell'organo trapiantato. A seconda del tempo di insorgenza e delle modalità con cui si manifestano, le reazioni di r. possono essere distinte in iperacuta (subentra poche ore dopo il trapianto e porta alla necrosi del tessuto innestato), acuta (si verifica nel corso della prima settimana successiva all'intervento) e cronica (si manifesta a una distanza di due o tre anni dal trapianto).