Uomo politico, scrittore ed economista ceco. Compiuti gli studi a Praga e a
Vienna, dove conseguì la laurea in Legge, partecipò alle
agitazioni politiche nazionaliste del 1848, pur adottando una posizione
moderata: puntò all'ottenimento della parità di diritti fra Cechi
e Tedeschi nell'ambito di uno Stato federativo, sotto la Monarchia asburgica.
Entrò a far parte del Parlamento austriaco, ma, dopo il suo scioglimento,
dovette riparare all'estero. Stabilitosi a Parigi, ritornò in patria nel
1851. Dal 1861 al 1863 fu deputato al Parlamento di Vienna, dove sostenne la
causa del nazionalismo ceco. Nel 1867 si oppose all'istituzione della Monarchia
dualistica austro-ungherese che confermava l'egemonia tedesca e magiara.
Recatosi a Mosca, sottoscrisse la dichiarazione di solidarietà di tutti i
popoli slavi. Nel 1878 fu costretto a cedere alle pressioni dei compatrioti
disposti a cooperare con il Governo austriaco. In cambio, i Cechi ottennero
varie concessioni, soprattutto di carattere linguistico e culturale; ma i limiti
di queste concessioni (riconoscimento della parità della lingua ceca
rispetto a quella tedesca nel disbrigo degli affari pubblici in Boemia e
Moravia; fondazione dell'università di Praga e apertura di alcune scuole
secondarie ceche) si fecero evidenti, così che
R. e i suoi
seguaci, detti «Vecchi Cechi», andarono perdendo terreno di fronte al
nuovo Partito dei Giovani Cechi, che nelle elezioni del 1889 ottenne il
controllo della Dieta di Boemia.
R. si ritirò quindi dalla vita
politica. Tra i suoi scritti, si segnalano i
Discorsi (1884-1923) e il
libro di memorie
Osveta (postumo, 1906) (Semily 1818 - Praga 1903).