Uomo politico italiano. Appassionato di scienze naturali, membro dei Georgofili
dal 1813, nel 1827 fondò con R. Lambruschini e G.P. Vieusseux il
«Giornale agrario toscano». Assunse una posizione critica verso la
politica granducale, presentando un'esplicita richiesta di riforme al granduca
Leopoldo II (1846). Ministro dell'Interno, divenne presidente del Consiglio nel
1848. Dimessosi nello stesso anno, venne inviato in missione in Francia e in
Inghilterra; tornò a Firenze durante il Governo Guerrazzi, che egli
avversava, e dopo la Restaurazione si ritirò dalla vita politica. Dopo il
crollo della dinastia lorenese (1859), fece parte del Governo della Toscana come
ministro dell'Istruzione e ministro ad interim degli Esteri. Dal 1860 fu
senatore del Regno (Firenze 1794-1865).