Architetto italiano. Laureatosi a Roma nel 1921, nei suoi primi progetti
riuscì a fondere le eredità della tradizione con la nuova tendenza
razionalista, di cui divenne uno dei più convinti fautori. Frutto di
questi anni furono la torre dei Ristoranti (1928), la colonia marina a Castel
Fusano (1929), l'arcidiocesi di Messina (1932), il palazzo delle Poste di piazza
Bologna a Roma (1934), il progetto per il palazzo del Littorio di Roma (1934),
nonché le palazzine romane di via San Valentino (1937). Nell'immediato
dopoguerra si dedicò a ricerche sui sistemi costruttivi tradizionali,
discostandosi dai dettami della poetica razionalista e assumendo, per contro,
una posizione di primo piano nell'ambito del Neorealismo. Queste riflessioni
confluirono nella pubblicazione del
Manuale dell'architetto (1946),
redatto in collaborazione con C. Calpaprina, A. Cardelli e M. Fiorentino su
commissione del Consiglio nazionale delle ricerche. Alle teorie illustrate nel
manuale si ispirarono il progetto per la stazione Termini a Roma, il quartiere
Tiburtino dell'INA-Casa, le palazzine in via de Rossi a Roma, il quartiere
INA-Casa a Cerignola (1950), le case-torri in viale Etiopia (1951) e la
palazzina in via Vetulonia (1953) a Roma, il carcere di Nuoro (1955), il
quartire CEP a Treviso (1958), la palazzina in via Vulci a Roma (1959-60), gli
asili nido a Canton Vesco, Ivrea (1960). Una città che subì
fortemente l'impronta architettonica di
R. fu Terni, per la quale
elaborò il piano regolatore. Tra le opere realizzate a Terni, ricordiamo
le case INA (1949), la casa unifamiliare (1952), le case Franconi (1959-60), il
complesso Fontana (1960-64), le case Pallotta (1961-63), il complesso Briganti
(1962-63), le case de Bonis (1971-75), la casa Luccioni (1977-79), la casa
Cresta (1977-83), il progetto per il nuovo palazzo comunale. Nonostante
l'indubbio contributo di
R. allo sviluppo dell'architettura romana, il
suo isolamento lo condannò ad essere ignorato dalla critica, per lo meno
fino alla realizzazione di due importanti mostre: a Terni nel 1979 e a Venezia
nel 1980. Morì suicida (Roma 1904 - Marmore, Terni 1984).