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Ricotta.

(da ricuocere). Latticino ottenuto dalla ricottura del siero di latte (sia di vacca sia di pecora) residuato dalla fabbricazione del formaggio. • Alim. - Per la preparazione della r., occorre che il siero venga acidificato (con siero acido, con acido cloridrico o con acido citrico o tartarico) e successivamente portato a una temperatura pari a 80 °C circa. Una volta raggiunta la temperatura suddetta, l'albumina e la globulina, separandosi l'una dall'altra, danno origine a un coagulo di fiocchi bianchi, che va estratto con un mestolo forato e inserito in appositi canestri di vimini, di plastica o di metallo. Il coagulo va lasciato riposare fino al completo spurgo del siero; quindi, la r. viene confezionata in carta pergamena o in contenitori di plastica sotto vuoto, dove si conserva più a lungo. Si ottiene così la r. dolce, che va consumata fresca, prima che il latte fermenti. La r. salata o ricottone, viceversa, ottenuta come dice il nome stesso mediante l'operazione di salatura, dura più a lungo e, purché dovutamente stagionata, può essere impiegata anche come formaggio da grattugia. Il residuo della lavorazione della r. viene impiegato per l'alimentazione del bestiame. ║ Fig. - Di r.: debolezza fisica e morale (è un uomo di r.: che non si fa valere).