Militare e uomo di corte francese. Valente condottiero, ebbe una buona fama
negli ambienti aristocratici e di corte, nonostante ripetute carcerazioni a cui
fu soggetto, sia a causa delle sue movimentate avventure galanti sia per aver
partecipato alla congiura di Cellamare, ai danni del reggente, nel 1719.
Già nel 1713 aveva partecipato all'assedio di Friburgo; nel 1733-34 fu
impegnato in diverse campagne militari e nel periodo compreso tra il 1740 e il
1748 si distinse nella guerre di Successione d'Austria, durante le quali ottenne
diversi successi, a Dittingen nel 1743 e a Fontenoy nel 1745, che gli valsero il
conferimento del bastone di maresciallo di Francia. Nel 1755 fu nominato
governatore di Guienna e Guascogna, ma la sua amministrazione fu caratterizzata
da crudeltà e prepotenza. Partecipò anche alla guerra dei Sette
Anni, riportando alcuni successi iniziali a Port-Mahon (1756) e nell'Hannover
(1757), dove sostituì il governatore D'Estrées; fu tuttavia
rimosso da tale incarico, e richiamato a Parigi. Tornato in patria,
R.
tornò a condurre un'esistenza libertina; tra i suoi successi, negli
intrighi di corte, va inclusa l'ascesa della Du Barry come favorita del re. Ci
restano, a suo nome, dei
Mémoires che, per quanto in gran parte
apocrifi, mantengono un valore documentario sulla vita di corte del Settecento
(Parigi 1696-1788).