Uomo politico francese. Figlio del duca di Fronsac e nipote del duca
Louis-François-Armand, fu maresciallo di Francia. Nell'ottobre 1789, dopo
l'invasione del castello di Versailles da parte della plebe parigina,
lasciò la Francia; soggiornò dapprima a Vienna, partecipando poi
alla guerra contro i Turchi. Successivamente passò al servizio di
Caterina II di Russia e fu nominato dallo zar Alessandro I governatore di Odessa
(1803) e governatore della Nuova Russia (1805). Nel 1814, dopo la caduta di
Napoleone, ritornò in Francia, ponendosi al servizio di Luigi XVIII che,
nel 1815, lo nominò presidente del Consiglio dei ministri e ministro
degli Esteri. Dotato di un notevole senso politico, per quanto la sua
appartenenza alla vecchia classe aristocratica ne facesse un reazionario per
natura, cercò di stabilire un equilibrio tra gli esponenti della destra,
fautori del vecchio ordine, e gli oppositori di sinistra. Costretto a dimettersi
nel 1818, in seguito alla presentazione di un progetto di riforma elettorale con
cui intendeva annullare i progressi dell'opposizione di sinistra, ritornò
al potere nel 1820; si ritirò a vita privata nel 1821. Morì senza
lasciare discendenti diretti e il titolo di duca di
R. passò al
nipote, marchese di Julilhac (Parigi 1766-1822).