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Ricci, Scipione de'.

Vescovo italiano. Patrizio fiorentino, educato a Roma presso il Collegio romano (1756-58), nel 1758 fece ritorno a Firenze (1758) e si laureò a Pisa (1762); fu ordinato sacerdote nel 1766. Spirito religioso, visse a Firenze in un ambiente aperto agli influssi della cultura francese e che, presto, lo portò a simpatizzare con il movimento giansenista. Nel 1775 fu nominato vicario generale dell'arcidiocesi fiorentina finché, nel 1780, fu eletto vescovo di Pistoia e di Prato. R. auspicò una restaurazione della Chiesa che ponesse termine alla corruzione del clero e all'indifferenza dei fedeli e si adoperò perché il granduca Pietro Leopoldo, principe illuminato, l'attuasse in Toscana. Forte dell'autorizzazione di Leopoldo (analogamente a molti vescovi francesi, infatti, anche R. riteneva che le questioni patrimoniali, disciplinari e matrimoniali della Chiesa dipendessero esclusivamente dal potere civile), iniziò nelle sue diocesi una mirabile opera di educazione religiosa del clero e del laicato, opponendosi alle superstizioni paganeggianti alimentate dal clero e agli abusi dei medesimi ecclesiastici. Celebri furono la riforma dell'amministrazione dei beni ecclesiastici e dei seminari, la soppressione del culto delle reliquie e del Sacro Cuore, l'adozione di un nuovo catechismo di ispirazione giansenista, l'introduzione nella messa di varie preghiere in volgare. La ratifica ufficiale di queste e altre riforme si ebbe con il sinodo di Pistoia (1786), nel corso del quale giansenisti francesi, olandesi e pavesi affiancarono R. nella stesura dei 57 punti di riforma ecclesiastica da lui elaborati. L'opposizione del clero e del popolo non si fece attendere, soprattutto dopo la partenza di Leopoldo dalla Toscana. Costretto a fuggire (1790) e a dimettersi (1791), R. venne condannato ufficialmente dalla bolla Auctorem Fidei (1794), in seguito alla quale scontò vari anni di prigionia. Nel 1805 firmò l'abiura davanti al papa Pio II. L'opera di R. rappresentò uno dei più importanti contributi italiani alla storia del Giansenismo (Firenze 1741-1810).