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Riccardo II.

Re d'Inghilterra. Figlio di Edoardo il Principe Nero, alla morte del padre (1376) divenne principe di Galles e a quella del nonno Edoardo III (1377), a soli 10 anni d'età, re d'Inghilterra, succedendo al nonno. Durante la sua minorità, si scatenò una dura lotta all'interno del Consiglio di reggenza, tra costituzionalisti e lancasteriani: nonostante il governo fosse nelle mani di questi ultimi e, in particolar modo, del duca di Lancaster Giovanni di Gaunt, furono i primi ad avere la prevalenza, soprattutto in virtù dell'appoggio del Parlamento. Il ricorso a pesanti tassazioni per sostenere le spese della guerra in Francia e in Scozia finirono col provocare nel 1381 la rivolta di contadini dell'Essex e del Kent, che marciarono su Londra, compiendo saccheggi e uccidendo, tra gli altri, l'arcivescovo di Canterbury S. Sudbury. Fu quella l'occasione per il primo intervento di R. nelle vicende politiche del Paese: egli riuscì, infatti, a sedare la rivolta con la promessa di un'amnistia generale (poi rimasta lettera morta). L'anno successivo uscì dalla minorità e, dopo aver sposato Anna, figlia del re di Boemia Carlo IV, iniziò a governare in prima persona, senza nemmeno consultare il Parlamento sulla nomina dei suoi consiglieri. I conflitti che ne seguirono portarono alla sconfitta del re, che venne così posto ancora sotto tutela (1388), mentre i suoi ministri vennero uccisi, imprigionati, o esiliati. Riacquistato l'anno successivo il potere, R. governò negli anni seguenti con saggezza e moderazione, consolidando la posizione inglese in Irlanda (1394-95) e rappacificandosi con Francia e Scozia. Nel 1397, però, ritenendosi abbastanza forte per rivalersi sui suoi vecchi nemici interni, fece uccidere il duca di Gloucester e il conte di Arundel ed esiliò T. Nottingham, il conte di Warwick ed Enrico Bolingbroke, primogenito del duca di Lancaster, imprimendo al suo Governo una svolta in senso decisamente dispotico. Nel 1399, però, Enrico di Lancaster sbarcò nello Yorkshire e, ottenuto l'appoggio dei nobili, imprigionò R. a Pontefract, dove morì, probabilmente di morte violenta per mano dello stesso Enrico, che divenne re con l'approvazione del Parlamento col nome di Enrico IV (Bordeaux 1367 - Pontefract, York 1400).