Pseudonimo di
Riccardo I. Re d'Inghilterra. Terzogenito di Enrico II
Plantageneto e di Eleonora d'Aquitania, ottenne nel 1170 il titolo di duca
d'Aquitania. Nel 1173 si associò ai suoi due fratelli maggiori, Enrico e
Goffredo, nella cospirazione contro suo padre, alla quale parteciparono, oltre a
numerosi nobili, il re di Scozia e il re di Francia. Enrico II riuscì ad
avere partita vinta, ma le lotte intestine non cessarono, sfociando nuovamente
in conflitto aperto quando nel 1183
R., designato erede della Corona per
la morte del fratello Enrico, si rifiutò di cedere l'Aquitania al
fratello minore Giovanni, detto poi "il Senzaterra". Impostosi con
le armi su suo padre (1188-89), che morì nel luglio successivo,
R.
nel 1189 divenne re d'Inghilterra. Nel 1190 partì per la terza crociata,
dopo essersi procurato i finanziamenti vendendo terre della Corona, benefici
ecclesiastici e civili e svuotando le casse del tesoro. Giunse in Terra Santa
nel 1191, dopo aver fatto sosta a Messina per costringere Tancredi, usurpatore
del trono di Sicilia, a liberare la sorella Giovanna, vedova di Guglielmo II, e
dopo aver occupato Cipro togliendola all'imperatore Isacco Comneno e cedendola a
Guido di Lusignano. A Cipro (maggio 1191) aveva anche sposato Berengaria di
Navarra, rompendo il fidanzamento con Alice, sorella del re di Francia Filippo
II Augusto, e inaugurando così una stagione di continui conflitti con la
Monarchia francese. In Terra Santa conquistò San Giovanni d'Acri (1191) e
sconfisse due volte il Saladino (1191-92), riuscendo a occupare gran parte dei
territori costieri, ma non a espugnare Gerusalemme. La notizia della ribellione
di suo fratello Giovanni che, alleatosi al re di Francia, tentava di usurpargli
il trono, lo costrinse a lasciare la Terra Santa nell'ottobre del 1192, non
prima, però, di aver concluso una tregua di tre anni col Saladino.
Eludendo la sorveglianza di Filippo, che l'aspettava nel Sud della Francia,
sbarcò in Friuli e cercò di attraversare in incognito i territori
dell'Impero; riconosciuto, venne consegnato all'imperatore Enrico VI di Svevia,
che voleva vendicarsi delle passate ingerenze di
R. negli affari
siciliani. Rimasto prigioniero per quasi due anni e rilasciato solo dopo il
pagamento di un forte riscatto, giunse in Inghilterra nel 1194, ove domò
con facilità la rivolta, perdonando il fratello Giovanni. A quel punto,
conferita la reggenza all'arcivescovo di Canterbury H. Walter, mosse contro il
re di Francia: più volte sconfitto, Filippo fu, infine, obbligato a
restituire i feudi francesi sottratti alla Corona inglese (1198). Morì
l'anno seguente; avendo sua moglie rinunciato a ogni diritto al trono
d'Inghilterra, gli succedette il fratello Giovanni Senzaterra (Oxford 1157 -
Chalus, Limousin 1199).