Uomo politico inglese. Figlio di un pastore anglicano, in giovane età si
recò in Sudafrica; interessatosi ai giacimenti diamantiferi, fece
rapidamente fortuna. Tornato in Inghilterra, dal 1873 studiò a Oxford,
continuando nel contempo l'attività imprenditoriale. A partire dal 1881,
quando fu eletto al Parlamento della Colonia del Capo, si dedicò alla
vita politica, vagheggiando il progetto di un grande Impero coloniale britannico
che si estendesse dall'Egitto al Sudafrica. Commissario del Bechuanaland tra il
1881 e il 1885, nel 1889 costituì la British South Africa Chartered
Company per la colonizzazione dei territori dello Zambesi; presto riuscì
a porre sotto il suo controllo le regioni del Mashonaland e del Matebeleland
che, una volta ottenuti dal Governo britannico diritti monopolistici per il loro
sfruttamento, in suo onore assunsero il nome di
Rhodesia. Nel 1890
divenne primo ministro della Colonia del Capo; accentuatesi le sue mire
espansionistiche, entrò in conflitto con i boeri olandesi che avevano
istituito nell'Orange e nel Transvaal due Repubbliche autonome. Nel 1895, le
polemiche provocate dal fallito attacco contro di essi costrinsero
R. a
dimettersi dalla carica di primo ministro, pur conservando di fatto una notevole
influenza sui Governi successivi. Leader del Partito progressista dal 1898,
partecipò alla guerra anglo-boera che scoppiò nel 1899 (Bishop's
Stortford, Hertfordshire 1853 - Città del Capo 1902).