Stats Tweet

Retìcolo.

Termine tecnico utilizzato come sinonimo di rete o di reticolato per indicare un fine intreccio di linee che suddivide una superficie, in modo più o meno fitto. ║ Rete di linee ortogonali che si giustappone a un disegno per riprodurlo con le stesse proporzioni o in proporzioni diverse. • Citol. - R. endoplasmatico (RE): complessa struttura subcellulare presente nelle cellule eucariote, formata da un'unica membrana altamente convoluta e ripiegata che da sola costituisce oltre la metà della membrana totale della cellula. Essa forma un foglio continuo che racchiude un unico spazio interno (lume del r.). La membrana del r. è in continuità con la membrana nucleare esterna, per cui il lume del r. rimane diviso dall'interno del nucleo soltanto dalla membrana nucleare interna; è inoltre collegata con l'apparato del Golgi. Il RE gioca un ruolo fondamentale nella biosintesi cellulare. Essa contribuisce inoltre alla sintesi delle membrane dei mitocondri e dei perossisomi, producendo la maggior parte dei lipidi di questi organuli. Da ultimo, il RE costituisce il punto di partenza per la sintesi di tutte le proteine funzionali destinate a essere secrete, come gli ormoni e gli anticorpi, e rappresenta il sito dal quale trae origine la formazione della matrice extracellulare. Al microscopio elettronico sono visibili due regioni funzionalmente distinte: il r. endoplasmatico rugoso (RER) o ergastoplasma e il r. endoplasmatico liscio. Il primo, organizzato in pile di sacchi appiattiti dette cisterne, presenta sul lato citoplasmatico della membrana numerosissimi ribosomi, sui quali ha luogo la traduzione delle proteine da parte degli RNA messaggeri; il RER si trova in tutte le cellule, tranne che negli spermatozoi. Il secondo, poco abbondante nelle cellule, è privo di ribosomi ed è formato da una rete tridimensionale di tubuli, talvolta associati in complessi molto regolari. Esso non partecipa alla sintesi proteica ma rappresenta la zona del r. endoplasmatico dalla quale gemmano le vescicole che trasportano le proteine e i lipidi neosintetizzati, diretti all'apparato del Golgi. Può tuttavia essere molto sviluppato nelle cellule specializzate nel metabolismo lipidico, come per esempio le cellule deputate alla sintesi degli ormoni steroidei e negli epatociti, che rappresentano il sito di produzione delle lipoproteine destinate ad essere cedute all'esterno. ║ R. sarcoplasmatico: nel muscolo striato scheletrico, sistema continuo di cisterne e di tubuli endoplasmatici agranulari che circonda le fibre muscolari striate. Raggiunto da un impulso elettrochimico, il r. sarcoplasmatico libera ioni calcio che hanno un ruolo determinante nel fenomeno della contrazione. Esso è presente anche nelle fibre muscolari lisce, sia pure in modo meno organizzato. ║ R. microtrabecolare: complessa rete tridimensionale presente nel citoplasma delle cellule e costituita da sottili filamenti proteici organizzati a formare il citoscheletro. È osservabile al microscopio elettronico. • Fisiol. - Termine utilizzato per indicare qualsiasi intreccio di fibre o di vasi: r. fibrillare, vascolare, nervoso del derma, di fibrina. • Patol. - R. di Mya: sottile r. fibrinoso che compare durante una meningite tubercolare nel liquido cefalorachidiano. ║ R. venoso: dilatazione anomala delle vene sottocutanee anastomizzate a rete di una particolare regione del corpo. Compare quando una qualsiasi condizione patologica inizia a ostacolare il corrispondente circolo venoso profondo, per compensazione (circolo di compenso o circolo collaterale). • Zool. - Seconda cavità dello stomaco concamerato dei ruminanti che deriva da una dilatazione dell'esofago e che è in comunicazione sia con il rumine sia con l'esofago e l'omaso. In esso il cibo viene separato in parti grossolane, che vengono rinviate alla bocca per essere ulteriormente masticate, e in parti già fini e sminuzzate, che vengono incanalate verso l'omaso. Il nome è dato dalla struttura alveolare delle sue pliche interne. • Bot. - R. di Hartig: crescita di ife tra le cellule epidermiche e le cellule della corteccia della radice nelle micorrize ectotrofiche. In questa struttura le ife non si accrescono, ma penetrano all'interno delle cellule. • Urban. - Schema regolare utilizzato nelle planimetrie di alcune città, come per esempio in alcuni insediamenti settecenteschi, in città di fondazione romana e nella maggior parte delle grandi città americane, nelle quali le strade si intersecano perpendicolarmente. ║ Nelle costruzioni, la griglia modulare secondo la quale possono essere strutturati alcuni tipi di palazzi generalmente adibiti a uffici o a case popolari. • Geol. - R. di fratture: insieme delle linee di frattura di un corpo roccioso, che si forma quando questo viene sottoposto a deformazione. La formazione dei r. è, nella maggior parte dei casi, correlata a fenomeni tettonici regionali. • Geomorfol. - R. idrografico: insieme dei corsi d'acqua di una determinata area geografica, detta bacino idrografico, che, confluendo gli uni negli altri, formano un sistema in cui si distingue un corso d'acqua principale e tutti i suoi affluenti. • Cristall. - R. cristallino: sistema ordinato di punti, i quali rappresentano i centri d'equilibrio degli atomi (r. atomico), delle molecole o degli ioni (r. ionico) che costituiscono una specifica sostanza cristallina. In natura, non esistono r. cristallini rigorosamente perfetti e regolari nella distribuzione delle celle elementari. Svariati sono i tipi di difetti presenti in un r.: l'impurezza, dovuta alla sostituzione di uno o più atomi del r. con un elemento estraneo, il quale può in alternativa occupare posizioni interstiziali; il disordine, che si riscontra nei r. formati da atomi o ioni di tipo diverso e che consiste nello scambio di posizione di due ioni di tipo diverso; le dislocazioni, risultato di scorrimenti dei piani reticolari, provocati da opportune tensioni. • Fis. - Teorie quantistiche su r.: teorie fisiche che si basano sulla discretizzazione dello spazio-tempo effettuata per regolarizzare teorie di campo quantistiche. Tali teorie si fondano sulla sostituzione dello spazio-tempo continuo con un r. di punti, e sulla conseguente discretizzazione delle equazioni e delle relazioni di campo: ciò permette di applicare tecniche di approssimazione non perturbativa per lo studio di fenomeni per i quali la teoria delle perturbazioni risulta inadeguata. L'impiego degli elaboratori elettronici rende possibile lo studio di simulazioni numeriche connesse a tali problemi, altrimenti inaccessibili a causa dell'elevata complessità numerica dei sistemi che si ricavano. • Mat. - In algebra, struttura che si realizza quando in un insieme si introducono due operazioni che godono di proprietà simili a quelle delle ordinarie operazioni di unione e di intersezione nella teoria degli insiemi. • Ott. - Sistema di linee, disegnate su una lastra di vetro, che viene posto nel piano del diaframma di uno strumento ottico (cannocchiale, microscopio, ecc.) allo scopo di rendere più precisa l'inquadratura degli oggetti osservati.