Economista e patriota italiano. Laureatosi in Giurisprudenza a Pavia, fece parte
del Consiglio degli juniori della Repubblica Cisalpina (1797). Professore di
Economia pubblica all'università di Pavia, durante il periodo napoleonico
fu membro del Collegio dei Dotti a Bologna. Nel 1821 venne arrestato con
l'accusa di cospirazione, portato a Venezia e condannato all'ergastolo.
Morì in carcere. Tra i suoi scritti citiamo:
Dell'economia della
specie umana (1817-19);
Orazione in lode del conte Pietro Verri
(1818) (Cervia, Ravenna 1768 - Venezia 1822).