Insieme degli eventi fisiologici che consistono nell'assunzione di ossigeno
atmosferico e nell'eliminazione dell'anidride carbonica prodotta dall'organismo.
• Fisiol. - Nell'ambito di un processo di scambio gassoso tra l'organismo
vivente e l'ambiente esterno, si distinguono due tappe fondamentali: la
r.
esterna,
durante la quale l'ossigeno presente nell'ambiente viene
assunto dall'organismo, con meccanismi diversi a seconda della struttura e della
complessità dell'apparato respiratorio, e la
r. interna o
cellulare, che ha luogo all'interno delle cellule in particolari organuli,
detti mitocondri, e che consiste nell'ossidazione aerobica delle sostanze
nutritive con conseguente liberazione di energia e produzione di anidride
carbonica. ║
R. esterna: negli organismi monocellulari, come i
batteri e i protozoi, e in alcuni metazoi, lo scambio gassoso con l'esterno
avviene senza difficoltà per diffusione, poiché la superficie di
rivestimento è abbastanza estesa rispetto al volume interno di questi
organismi. Nella maggior parte dei metazoi, invece, la semplice diffusione non
basta ad assicurare né un apporto sufficiente di ossigeno, né il
rapido smaltimento dell'anidride carbonica, a causa dello sfavorevole rapporto
tra la superficie di rivestimento e il volume, della loro maggiore
attività metabolica e dell'assoluta mancanza di depositi di ossigeno
analoghi a quelli di natura glucidica e lipidica presenti nell'uomo. Essi hanno
quindi necessità di attingere di continuo alla riserva rappresentata
dall'ossigeno atmosferico o, in caso di organismi acquatici, da quello disciolto
nell'acqua. In entrambi i casi lo scambio gassoso avviene a livello della
superficie respiratoria, in corrispondenza della quale viene assorbito ossigeno
ed eliminata anidride carbonica; grazie a particolari movimenti, come quello
della faringe e delle branchie nei pesci e quelli respiratori nei vertebrati
terrestri, viene assicurato il continuo ricambio di aria o di acqua in contatto
con tale superficie. Nell'uomo la superficie respiratoria, che coincide con la
superficie totale degli alveoli, raggiunge un grande sviluppo, pari a 30 o, a
seconda dei calcoli, a 45 volte quella corporea ed è stimata in 60-90
m
2. Essa è ricoperta da un esile velo di liquido nel quale i
gas atmosferici si sciolgono facilmente. L'ossigeno necessario alla combustione
degli alimenti e alla produzione di energia si diffonde nel sangue dalla
superficie respiratoria, attraverso l'endotelio dei capillari alveolari, grazie
alla differenza di concentrazione (pressione parziale) del gas tra l'atmosfera
alveolare e il tessuto ematico. L'ossigeno si lega all'emoglobina dei globuli
rossi, che lo rilascia a livello tissutale. Tale rilascio è favorito
dalla presenza nel distretto periferico di molecole analoghe all'emoglobina,
quali la mioglobina del muscolo e l'emoglobina fetale, che hanno
un'affinità con l'ossigeno maggiore di quella dell'emoglobina. Nei
tessuti il sangue assorbe l'anidride carbonica prodotta dal metabolismo
cellulare, sempre grazie alla sua differenza di pressione parziale tra il sangue
e le cellule; essa, attraverso il torrente circolatorio, viene riportata agli
organi respiratori e quindi rilasciata all'esterno. Il sangue è in grado
di trasportare grandi quantità di anidride carbonica, poiché una
piccola parte rimane in soluzione e il resto si combina con le basi monovalenti
del sodio e del potassio formando i bicarbonati. Affinché un'efficiente
r. possa aver luogo sono necessarie: vaste superfici riccamente
vascolarizzate a contatto con l'esterno, membrane sottili, che ricoprano tali
superfici, superfici costantemente umide, meccanismi di ricambio dell'aria o
dell'acqua che lambisce la superficie respiratoria. Nell'uomo, la
r.
esterna comprende i fenomeni di natura meccanica, che assicurano il rinnovo
dell'aria nell'interno dei polmoni e gli scambi gassosi che avvengono sulla
superficie degli alveoli. La
r. esterna è coinvolta anche nel
fenomeno della
fonazione: infatti la possibilità di modificare lo
stato di equilibrio della pressione atmosferica all'interno dell'apparato ad
essa preposto (polmoni, trachea e cavità epiglottidali) è alla
base della capacità dell'uomo di emettere suoni articolati. Le
alterazioni della
r. esterna che si verificano durante la fonazione si
esprimono quindi attraverso un'alterazione del ritmo respiratorio, una
modificazione dell'andamento dei movimenti toracici e un'alterazione della
quantità e della pressione dell'aria inspirata ed espirata. ║
Meccanica respiratoria: il ricambio dell'aria nei polmoni è
assicurato dalla ventilazione, che è un processo ciclico costituito dalla
successione ritmica di inspirazioni ed espirazioni, realizzato mediante ritmiche
contrazioni e dilatazioni della gabbia toracica. Durante la
r. tranquilla
(
eupnea),
l'inspirazione e l'espirazione si succedono nell'uomo
con un ritmo di 15-20 atti respiratori completi al minuto; tuttavia tale ritmo
può variare in relazione a fattori chimici, fisici ed emotivi. Durante
l'inspirazione si verifica l'espansione della gabbia toracica, che si ottiene
grazie alla contrazione dei muscoli inspiratori, rappresentati dagli
intercostali esterni, che elevano le coste proiettando in avanti lo sterno, e
dal diaframma che, abbassandosi, provoca un aumento in senso verticale delle
dimensioni della cavità toracica. Tale aumento di volume provoca una
diminuzione della pressione intratoracica e una conseguente espansione dei
polmoni i quali, aderendo alla superficie interna del torace e alla faccia
superiore del diaframma, seguono passivamente i movimenti della gabbia toracica.
La diminuzione di volume che si verifica durante l'espirazione è un
fenomeno passivo e solo in piccola parte è dovuto alla contrazione dei
muscoli espiratori, rappresentati dagli intercostali interni. Durante
l'espirazione la cassa toracica riprende le sue dimensioni iniziali e l'aria
viene espulsa. Esistono anche movimenti di inspirazione ed espirazione
più ampi, detti
forzati, che richiedono l'intervento dei muscoli
respiratori ausiliari. La quantità di aria inspirata ed espirata durante
una
r. tranquilla (
aria respiratoria) corrisponde a circa 500
cm
3, mentre quella inspirata durante una
r. forzata in un uomo
adulto può essere di 1.500-2.000 cm
3 (
aria
complementare). Infine, durante una espirazione forzata oltre all'aria
respiratoria e a quella complementare possono ancora essere espulsi 1.500-2.000
cm
3 d'aria (
aria di riserva). Da ciò si deduce che la
portata massima della ventilazione si aggira in media sui 3.500-4.500
cm
3 (
capacità vitale). Dopo l'emissione dell'aria di
riserva negli alveoli polmonari restano ancora circa 1.200 cm
3 d'aria
(
aria residua) che non sono coinvolti nel processo respiratorio. Nei
maschi, nei quali prevale l'allungamento del diametro verticale della gabbia
toracica, la
r. è prevalentemente
diaframmatica,
mentre nelle donne, nelle quali prevale l'allungamento dei due diametri
orizzontali, la
r. è
costale. ║
Controllo
nervoso: la
r. è soggetta a un duplice sistema di controllo,
neurochimico e volontario. Il
controllo neurochimico è automatico,
involontario e serve a mantenere l'omeostasi dei gas, ovvero a ridurre al minimo
le variazioni di concentrazione dei gas disciolti nel sangue arterioso, anche
quando hanno luogo delle brusche modificazioni di attività, di altitudine
e di gravità; a mantenere l'equilibrio acido-base, attraverso il
controllo della concentrazione dell'anidride carbonica; a regolare la frequenza
respiratoria e il volume corrente al fine di rendere minimo lo sforzo e
l'energia necessari alla
r. Il
controllo volontario si esplica
grazie all'attività di alcune aree sopramidollari e corticali
dell'encefalo. Oltre che attraverso i centri respiratori (
centro
apneustico e
centro pneumotassico) situati a livello del tronco
encefalico, del ponte e del bulbo, con funzione di coordinamento generale, il
controllo della
r. avviene grazie a un sistema di sensori, che operano in
base a un meccanismo di
feedback negativo, distribuiti in tutto
l'organismo e composti da chemiorecettori centrali e periferici;
meccanorecettori costituiti da fibre vagali mieliniche situate tra le fibre
muscolari lisce delle vie aeree e tra le cellule epiteliali delle stesse; fibre
vagali amieliniche localizzate in prossimità dei vasi nell'interstizio
polmonare; propriorecettori costituiti da fusi neuromuscolari della muscolatura
respiratoria. La
r. è controllata infine da un sistema di
effettori, rappresentati dai vari muscoli, la cui attività produce
ventilazione. ║
Controllo chimico: la ventilazione polmonare
è influenzata da stimoli fisiologici, come le emozioni, i movimenti di
deglutizione, lo stress, e patologici, quali l'ipertermia e l'ipotensione
arteriosa, che accelerano il ritmo respiratorio, o l'ipertensione arteriosa, che
invece lo rallenta. Nella risposta dell'organismo alle alterazioni biochimiche
che si verificano al suo interno sono coinvolti i chemiorecettori periferici, in
grado di rispondere velocemente alle modificazioni della concentrazione
dell'ossigeno e degli ioni idrogeno, e i chemiorecettori centrali, situati nel
bulbo, capaci di dare una risposta più lenta alle modificazioni della
concentrazione di anidride carbonica e idrogenionica. ║
Patologia della
r.: l'
ipossia, ovvero l'insufficiente disponibilità di
ossigeno a livello cellulare, e l'
anossia,
ovvero la mancanza
totale di ossigeno, possono essere attribuite a diversi fattori: asfissia
meccanica, insufficienza di ossigeno nell'aria inspirata, trasporto ematico
deficitario, quantità diminuita di emoglobina del sangue, avvelenamento
da ossido di carbonio. Altri stati patologici della
r. sono:
l'
ipercapnia, cioè l'aumento della pressione parziale
dell'anidride carbonica nel sangue; l'
ipocapnia, cioè l'eccessivo
impoverimento del sangue di anidride carbonica; l'
acidosi, ovvero
l'eccessiva presenza di acido carbonico nel sangue. ║
Regolazione
durante il sonno: il sonno, nelle sue fasi REM
(V.) e non-REM, tende a deprimere la ventilazione
polmonare, producendo ipoventilazione alveolare, che nei soggetti predisposti
può essere causa di ipossiemia e di ipercapnia; alterazioni del ritmo
respiratorio, causate dalla instabilità dei chemiorecettori; apnea
ostruttiva, in conseguenza del diminuito tono muscolare della muscolatura delle
vie respiratorie e della conseguente ostruzione delle stesse. ║
R.
interna o
cellulare: complesso di reazioni biochimiche endocellulari
da cui l'organismo trae l'energia necessaria per il proprio metabolismo. Nella
maggior parte degli organismi si esplica con il consumo di ossigeno molecolare,
assorbito con la
r. esterna e trasportato alle cellule attraverso il
torrente circolatorio, e con la contemporanea produzione di anidride carbonica,
che segue a ritroso lo stesso percorso. L'ossigeno viene utilizzato per ossidare
i substrati organici (assunti con la dieta e poi digeriti, assorbiti e
trasferiti alle cellule attraverso la circolazione sanguigna), fino a ottenere
anidride carbonica e acqua come prodotti principali. Durante l'ossidazione delle
sostanze organiche si verifica la liberazione di energia che viene utilizzata
per svolgere i lavori cellulari, oppure immagazzinata sotto forma di molecole di
ATP. La
r. cellulare si articola in tre fasi: la prima, durante la quale
il glucosio, gli amminoacidi e gli acidi grassi subiscono un'ossidazione
enzimatica che dà origine ad atomi di idrogeno e a composti con due atomi
di carbonio; la seconda, durante la quale i gruppi acetilici che costituiscono
il prodotto finale della prima fase sono degradati enzimaticamente per formare
atomi di idrogeno e molecole di anidride carbonica, che rappresenta il prodotto
finale di scarto dell'ossidazione delle sostanze organiche; la terza, durante la
quale gli elettroni prodotti nella seconda fase vengono trasportati dai coenzimi
ridotti NADH e FADH
2, all'interno dei mitocondri, ove viene
effettuato un trasferimento di elettroni che alla fine reagiscono con l'ossigeno
molecolare per formare acqua. La catena di trasporto degli elettroni a sua volta
è associata alla fosforilazione ossidativa, un processo mediante il quale
si verifica la liberazione di energia. • Med. -
R. artificiale:
insieme di manovre manuali d'urgenza che servono a ripristinare un'insufficiente
ventilazione polmonare nel caso in cui si verifichi un arresto o un grave
indebolimento degli atti respiratori (asfissia). La
r. artificiale
può essere attuata seguendo diverse modalità: soffiando
ritmicamente aria espiratoria nella bocca del paziente al quale sia stato
preventivamente chiuso il naso (
r.
bocca a bocca); muovendo gli
arti superiori del paziente, portandoli alternativamente dietro il capo e sul
torace ed esercitando su quest'ultimo una energica ma cauta pressione (
metodo
Sylvester); mediante l'intervento di due persone, una preposta
all'espirazione, e un'altra all'inspirazione (
metodo Nielsen-Hederer). La
r. artificiale può essere eseguita anche con l'ausilio di macchine
che hanno svariati meccanismi di funzionamento (
r.
assistita e
controllata). • Bot. -
R. delle piante: si svolge con le stesse
modalità descritte per gli animali e rappresenta l'adattamento degli
organismi vegetali alla disponibilità di ossigeno libero presente
nell'atmosfera grazie al processo fotosintetico
(V. FOTOSINTESI). La
r. esterna delle piante avviene per diffusione dei gas attraverso la
superficie del corpo, nelle piante tallofite, e attraverso gli stomi e le
lenticelle, nelle cormofite. L'aria, con il suo contenuto di ossigeno, entra da
questi fori e si diffonde negli spazi intercellulari venendo assorbita dalle
cellule; segue il cammino inverso quando, carica di anidride carbonica, viene
rilasciata all'esterno. Anche nelle piante la
r. può variare a
causa di fattori interni alle cellule e di fattori ambientali. Tra i primi, si
ricordano: la concentrazione dei substrati disponibili, la concentrazione degli
enzimi, l'idratazione della cellula, l'età dei tessuti, lo stadio del
ciclo vegetativo (la germinazione o la maturazione o la fioritura richiedono una
r. più intensa). Tra i fattori ambientali citiamo: la
concentrazione dell'ossigeno e di anidride carbonica, la luce e la temperatura.
Accanto agli organismi
aerobi, nei quali ha luogo la
r. completa e
a quelli
anaerobi obbligati, che compiono solo
r. anaerobiche,
esistono anche degli organismi vegetali in grado di respirare o fermentare a
seconda delle condizioni ambientali in cui si trovano (
organismi aerobi
facoltativi)
.