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Resnais, Alain.

Regista cinematografico francese. Considerato uno dei maggiori esponenti della Nouvelle Vague, dopo aver intrapreso l'attività teatrale, iniziò nel 1945 a occuparsi di cinema, dedicandosi ai cortometraggi. Realizzò alcuni documentari d'arte, tra i quali Van Gogh (1948), che gli valse il premio Oscar, Gauguin (1950) e Guernica (1950). Nel 1951 realizzò Les statues meurent aussi, che subì il veto della censura con l'accusa di anticolonialismo, seguito da Notte e nebbia (1956), film incentrato sull'operazione Nacht und Nebel dei nazisti e sui campi di sterminio tedeschi. Nel 1959, con il lungometraggio Hiroshima mon amour, su soggetto e sceneggiatura di Marguerite Duras, si impose al pubblico internazionale. In esso R. affrontò alcuni dei problemi contemporanei più scottanti: il dramma della bomba atomica, il problema della pace e della guerra, la questione razziale. Il suo era già un linguaggio cinematografico peculiare, nel quale abbondavano collegamenti temporali e dualismi particolari fatti di passato e presente, di ricordo e contemporaneità. La svolta già avvertibile si fece evidente nel film L'anno scorso a Marienbad (1961), su soggetto e sceneggiatura di Alain Robbe-Grillet, con cui vinse il Leone d'Oro al Festival di Venezia dello stesso anno. Abbandonati i motivi di sperimentazione dei film d'esordio, R. ritornò a temi più inseriti nella realtà contemporanea in Muriel, il tempo del ritorno (1963), nel quale trattò apertamente la questione della guerra in Algeria. Nel 1966 R. diresse La guerra è finita, con il quale vinse il Prix Delluc, confermandosi regista di fama internazionale. In seguito partecipò con un episodio al film collettivo Lontano dal Vietnam (1967). Nel 1968 con Je t'aime, je t'aime affrontò ancora i temi a lui cari del tempo e della memoria, inserendoli in una favola fantastica. Successivamente diresse Stavisky il grande truffatore (1973), incentrato su un grande scandalo degli anni Trenta; Providence (1977), film sulla realtà familiare e sul tema del ricordo e della memoria; Mon oncle d'Amérique (1980); La vita è un romanzo (1983); Amore fino alla morte (1984); Mélo (1986); Voglio tornare a casa! (1989); Smoking (1993) e No smoking (1993), intensa riflessione sull'imprevedibilità della vita; Parole, parole, parole (1997), musical nella cui colonna sonora sono inseriti numerosi brani popolari francesi interpretati da E. Piaf, G. Becaud, L. Ferré Cuori (2006), commedia amara sulla solitudine (n. Vannes 1922).