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Resilienza.

Ecol. - La capacità di un sistema ambientale di riprendere autonomamente la condizione originaria dopo una perturbazione. Ai fini della valutazione di impatto ambientale la r. può essere correttamente descritta attraverso il modello di Westman. Secondo tale modello le caratteristiche che la descrivono sono: l'elasticità, ovvero la velocità con cui il sistema è in grado di ripristinare lo stato iniziale dopo il disturbo (per esempio, un corso d'acqua ha un'elasticità superiore a quella di un lago); l'ampiezza di risposta, ovvero il livello di modifica rispetto alla condizione iniziale che il sistema può sopportare essendo poi in grado di ritornare allo stato iniziale (per esempio, alcune forme di prato sono in grado di sopportare elevati livelli di calpestio tornando alla condizione iniziale, mentre altre forme di prato no); l'isteresi, ovvero la proprietà che descrive la simmetria delle modalità di ripristino dopo uno stress rispetto alle modalità di degrado (per esempio, mentre può esistere una simmetria tra le modifiche della composizione biocenotica e le modalità di autorecupero in un corso d'acqua soggetto a scarichi inquinanti, tale simmetria non può sussistere dopo il taglio di un bosco); la malleabilità, ovvero l'ampiezza con la quale il sistema può assumere, dopo una perturbazione, stati differenti da quello iniziale (per esempio, alcuni sistemi boschivi possono riprendere la struttura originaria dopo il taglio modificando in modo più o meno accentuato la composizione iniziale di specie). La r. è una delle caratteristiche che determinano nell'insieme la qualità ambientale globale. • Fis. - Nella scienza dei materiali, termine con il quale si indica la resistenza alla rottura dinamica, che viene determinata mediante una specifica prova d'urto. • Tecn. - Capacità dei filati e dei tessuti di riprendere l'aspetto originale dopo una deformazione.