Chir. - Asportazione chirurgica di una porzione più o meno estesa di un
organo, con eventuale ripristino della continuità tra le restanti parti.
Questo tipo di intervento è indicato nel caso di lesioni limitate che non
possono guarire spontaneamente oppure nei casi di ipertrofia funzionante di un
organo, nei quali l'asportazione parziale di parenchima può
regolarizzarne, almeno in parte, la funzione. Due sono i tipi di
r.:
quella
tipica, nel caso in cui esista una perfetta coincidenza tra i
confini anatomici e le linee lungo le quali viene condotta la sezione del tratto
da asportare (ad esempio, un lobo del fegato), e quella
atipica, nel caso
in cui tale coincidenza, a causa di particolari situazioni anatomiche o
dell'ineguale estensione della lesione, non si verifichi. ║
R.
cuneiforme: asportazione di una porzione a forma di cuneo, tipica degli
organi parenchimatosi quali la mammella, il fegato e il pancreas. ║
R.
segmentaria: asportazione di una delle porzioni bronco-parenchimali di cui
è composto ogni lobo del polmone. ║
R. endoscopica: in
urologia, asportazione, mediante correnti ad alta frequenza, di piccole
neoformazioni vescicali o di eventuali ostruzioni, come un tumore o un adenoma
prostatici, che interessano l'uretra posteriore.