(propriamente
Renovatio Imperii Romanorum). Locuzione
latina: restaurazione dell'Impero (romano). Espressione indicante l'ideale di
restaurazione dell'antico Impero romano ad opera dell'
intellighenzia
cristiana medioevale. Già affermato con Carlo Magno, in occasione della
sua incoronazione nell'800, il concetto di
R.I. trovò massima
applicazione nel X sec., con l'ascesa al soglio pontificio di Gerberto di
Aurillac, papa Silvestro II, e lo spostamento della corte di Ottone III
sull'Aventino. In questo ambito forte divenne il desiderio di creare un ordine
universale che avesse nel papa, autorità spirituale, e nell'imperatore,
autorità temporale, le due figure guida cooperanti a livello paritario
per l'instaurazione di un nuovo Sacro Impero. Il sogno di Ottone, vero
ispiratore del progetto, non si realizzò per l'accavallarsi di concause
di tipo politico, sociale e, non da ultima, per la prematura morte
dell'imperatore stesso. Il desiderio di una
R.I. rimase vivo negli ideali
della classe dirigente medioevale fino al momento in cui si trasformò
(con Gregorio VII prima e con Innocenzo III e Bonifacio VIII poi) in un progetto
per la creazione di un impero di tipo religioso il cui potere temporale,
determinato da Dio, fosse trasferito all'imperatore per grazia del papa.