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Remondini.

Famiglia di editori attiva nel Veneto dal 1650 al 1860. ║ Giovanni Antonio: fondatore della Remondiniana, dopo aver svolto a Bassano l'attività di mercante, esordì nell'editoria nel 1661 con il libro Humiltà sublimata, seguito da molte altre pubblicazioni devozionali e di narrativa popolare a basso costo. Nel 1670 pubblicò il Vocabolario latino di C. Calderini, che continuò a produrre utili per oltre 40 anni (1634-1711). ║ Giuseppe: figlio di Giovanni Antonio, aumentò la diffusione delle pubblicazioni remondiniane negli Stati veneti e aprì una tipografia anche a Venezia (1677-1750). ║ Giovanni Battista: figlio di Giuseppe, chiamò a collaborare i migliori incisori del tempo nella tipografia di Venezia (1713-1773). ║ Giuseppe e Antonio Bartolomeo: figli di Giovanni Battista, con loro la casa raggiunse il massimo splendore, attraverso la produzione di edizioni pregiate e un'attività di calcografia di rinomanza europea. A questo successo contribuì anche l'operato di B. Gamba, direttore della stamperia e raccoglitore per i R. di una ricca collezione di libri rari (secc. XVII-XVIII). ║ Il periodo successivo, fino alla chiusura della ditta nel 1860, fu segnato da una progressiva decadenza, dovuta a controversie giuridiche e aggravata dalla precaria situazione politica. Presso il Castello Sforzesco di Milano è conservato un Fondo remondiniano, acquistato da A. Bertarelli nel 1893.