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Reinhold, Karl Leonhard.

Filosofo austriaco. Insegnò Filosofia all'università di Jena (1787-93) e, dal 1794, in quella di Kiel. Fautore della filosofia kantiana, che riteneva di importanza decisiva nello sviluppo del pensiero filosofico, R. cercò di comporla in un'unità sistematica al fine di utilizzarne i principi per risolvere i problemi politici, morali e religiosi del suo tempo, anticipando una tendenza comune all'Idealismo tedesco. Nelle sue opere principali, Versuch einer neuen Theorie des menschlichen Vorstellungsvermögens (1789) e Beiträge zur Berichtigung bisheriger Missverständnisse der Philosophen (1790-94) R. elaborò la «teoria della facoltà rappresentativa», fondata sul principio che la coscienza è in grado di cogliere fatti originari e certi che il «principio di coscienza» riesce a formulare in modo preciso. La tesi secondo cui tutte le scienze non potevano che essere soggette a questa filosofia elementare ha pesato notevolmente sugli sviluppi dell'Idealismo e soprattutto sul pensiero di Fichte. Il kantismo di R. fu oggetto di polemiche da parte di G.E. Schulze, aprendo così la strada alla rielaborazione fichtiana. Tra le opere: Über das Fundament des philosophischen Wissens (1791); Auswahl vermischter Schriften (2 volumi, 1797); Über die Paradoxien der neuesten philosophie (1799); Versuch einer Kritik der Logik aus dem Gesichtspunkt der Sprache (1816) (Vienna 1758 - Kiel 1823).