Filosofo e teologo tedesco. Pastore protestante, dal 1727 fu professore di
Lingue orientali ad Amburgo. Fu un esponente caratteristico della corrente
illuministica luterana. Concependo un Dio immanente in tutte le cose e
respingendone quindi la natura soprannaturale, affermò
l'inaccettabilità del concetto di rivelazione in quanto, per conoscere
Dio, è sufficiente la ragione. I suoi scritti costituiscono una critica
razionalistica alla Bibbia, di cui G.E. Lessing si servì per creare la
sua visione del Cristianesimo. Secondo
R., il Cristianesimo e le altre
religioni positive sono costruzioni che hanno soffocato la schietta
religiosità naturale sotto il peso dei dogmi e dei misteri. Cristo stesso
viene visto come un predicatore politico, i cui miracoli sarebbero un'invenzione
dei discepoli.
R. fonda la sua religiosità su due soli principi:
l'esistenza di un creatore e l'immortalità dell'anima. Egli non
pubblicò la sua opera di maggior rilievo,
Apologia di coloro che
adorano Dio secondo ragione; alcuni frammenti furono pubblicati anonimi a
cura di G.E. Lessing col titolo
Frammenti di uno sconosciuto (1774-78)
(Amburgo 1694-1768).