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Reich, Wilhelm.

Psichiatra e psicoanalista austriaco. Precoce estimatore delle teorie freudiane, nel 1920, divenne membro della Società psicoanalitica di Vienna. Laureatosi in Medicina nel 1922, fino al 1930 lavorò al policlinico psicoanalitico di Vienna, dove maturò la convinzione che nessuna classe sociale poteva considerarsi esente da turbe nevrotiche. Tale constatazione lo portò a riconoscere i limiti terapeutici della psicoanalisi, data l'impossibilità di estendere su scala collettiva la psicoterapia individuale. Lasciata nel 1924 l'Associazione psicoanalitica internazionale, diresse (1924-30) il seminario di terapia psicoanalitica a Vienna, e qui fondò i primi consultori di igiene sessuale per i lavoratori. In seguito all'inasprimento dei suoi rapporti con la maggior parte degli psicoanalisti viennesi, nel 1930 R. lasciò la capitale austriaca per stabilirsi a Berlino, dove gettò le basi della Sexpol (associazione per una politica sessuale proletaria), un organismo che legava l'emancipazione sessuale del proletariato alla rivoluzione anticapitalistica. Questi tentativi di utilizzare la psicoanalisi a favore dell'emancipazione delle classi operaie furono il risultato dell'indagine compiuta da R. sulle basi psicologiche dell'intera società. Convinto dello stretto nesso tra disturbi nevrotici e norme sociali repressive della sessualità, ritenendo insufficienti sia il biologismo freudiano sia l'economicismo marxiano, egli spiegò la repressione sessuale come elemento funzionale al mantenimento della classe dominante. Approfondendo il concetto freudiano di Super-Io, quale veicolo della tradizione e di tutti i giudizi di valore, egli giunse a spiegare la docilità e l'inerzia della classe operaia come l'effetto della contaminazione quotidiana dell'ideologia dominante cui le masse sono esposte, capace di determinare l'assuefazione degli sfruttati alla sottomissione sino a perdere la coscienza di essere sfruttati. Il sistema educativo ha il compito di interiorizzare le costrizioni sociali (Super-Io) negli individui che vi si sottomettono automaticamente. Così, secondo R., gli oppressi possono giungere al punto di giustificare le loro condizioni e respingere ogni prospettiva di rivolta contro l'ordine stabilito. Per R., un popolo composto di individui frustrati che rimuovono la loro aggressività seguendo modelli di comportamento patologici si rende inaccessibile ai ragionamenti logici; ciò spiega parzialmente il successo di movimenti demagogici come il Fascismo o il Nazismo e lo scarso seguito che invece hanno le idee rivoluzionarie. La pubblicazione nel 1933 del suo Die Massenpsychologie des Faschismus gli costò l'espulsione dal Partito comunista, cui aveva aderito nel 1927. Abbandonata la Germania in seguito all'avvento del Nazismo, R. fu prima in Danimarca, poi in Svezia e in Norvegia, dove risiedette dal 1934 al 1939. Nell'ambito della sua attività specificamente psicoanalitica, R. elaborò teorie sulla funzione dell'orgasmo e sull'analisi caratteriale, spingendosi ben oltre quanto proponeva la psicoanalisi classica, rispetto alla quale sviluppò importanti innovazioni terapeutiche. Assumendo che le nevrosi possano essere guarite in modo definitivo solo attraverso una modifica della base caratteriale sulla quale esse poggiano, R. adottò il transfert negativo come procedimento terapeutico atto a permettere l'accesso alle strutture difensive profonde del paziente, con la conseguente liberazione della distruttività della rabbia e dell'odio. Una normalità recuperata si sarebbe manifestata nell'esercizio soddisfacente della sessualità genitale, attraverso cui si sarebbe liberata l'energia «legata». R. studiò anche i presupposti fisiologici della nevrosi caratteriale, sostenendo che esiste una corrispondenza tra rigidità muscolare e repressione. Queste considerazioni lo portarono a elaborare una particolare tecnica di rilassamento muscolare, detta vegetoterapia. Fu durante il suo soggiorno a Oslo, che R. cominciò a formulare ipotesi sempre più azzardate. Dai suoi tentativi di misurare la libido scaturì l'affermazione dell'esistenza fisica dell'energia sessuale (di cui indicò persino il colore, il blu) e della possibilità di isolarla e accumularla. Nel 1939 si stabilì a New York, dove fu fino al 1941 professore alla New School for Social Research. R. portò alle estreme conseguenze la sua teoria di un'energia vitale basilare, denominata orgone, inventando speciali accumulatori, detti accumulatori organici, da utilizzare per la cura di vari tipi di malattie, tra le quali il cancro. Istituì un laboratorio e una casa editrice (Orgone Institute Press), fondò una rivista («Orgone Energy Bullettin»). Denunciato dalla Food and Drug Administration, l'istituzione federale addetta al controllo sui prodotti farmaceutici, e fatto inoltre segno di persecuzione politica in quanto ex comunista e detrattore delle istituzioni borghesi (a cominciare dalla famiglia), fu condannato a ritirare dal commercio tutti gli accumulatori di orgone e tutti i suoi libri, di cui fu vietata la vendita. R. non tenne conto della sentenza e questo gli costò un secondo processo, nel 1956, e la condanna a due anni di carcere. Tra le opere: Die Funktion des Orgasmus (1927), Die Sexualitat im Kulturkampf (1930), Charakteranalyse (1933), Die Massenpsychologie des Faschismus (1933), Dialektischer Materialismus und Psychoanalyse (1934), Orgasmusreflex, Muskelhaltung und Korperausdruck (1937), The discovery of the orgone (1942) (Dobrzcynica, Galizia 1897 - Lewisburg, Pennsylvania 1957).