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Regolazione.

Il modo, l'atto di regolare, in special modo come intervento su eventi, fenomeni e processi naturali meccanici, fisici o fisiologici, finalizzato a regolarne o modificarne le condizioni e lo svolgimento. • Embr. - R. ontogenetica: proprietà delle uova regolative di alcune specie eucariote di proseguire nel loro normale sviluppo nonostante ne sia stata alterata, spontaneamente o artificialmente, l'integrità (per esempio, con la rimozione di una parte, per aggiunta di materiale estraneo o per modifica della struttura). Questa capacità è limitata ai primi stadi di divisione dell'uovo e dipende dall'entità della perdita di materiale biologico. ║ R. della morfogenesi: attività dei geni coinvolti nelle diverse fasi dello sviluppo embrionale degli organismi viventi, la cui espressione garantisce il loro corretto sviluppo strutturale e funzionale. • Biol. - L'insieme dei processi deputati al controllo del metabolismo o di una specifica funzione biologica. Questo complesso di fenomeni si verifica in ogni istante a tutti i livelli di organizzazione e di espressione del vivente ed è finalizzato a mantenere costanti le caratteristiche chimico-fisiche degli organi, dei tessuti e a coordinare l'attività delle cellule che li costituiscono. • Biochim. - R. enzimatica: l'insieme dei meccanismi che controllano l'attività degli enzimi; si ottiene sia grazie all'intervento degli enzimi regolatori allosterici e isosterici, sia attraverso variazioni dei parametri chimico-fisici quali il pH, la concentrazione del substrato, la temperatura, la velocità di degradazione del substrato da parte di specifici enzimi endocellulari. ║ R. ormonale: sistema di r. che agisce a livello cellulare e subcellulare attuato da composti organici (gli ormoni) secreti dalle ghiandole endocrine e trasportati, attraverso il circolo sanguigno, alle cellule dell'organo bersaglio allo scopo di regolarne l'attività. Dal punto di vista chimico essi sono di natura proteica, amminoacidica o steroidea. Sia la r. enzimatica sia quella ormonale sono meccanismi fondamentali, che consentono l'adattamento del metabolismo al variare delle condizioni fisiologiche e ambientali (r. metabolica). • Gen. - R. genica: complesso di meccanismi che regolano, a livello molecolare, l'espressione genica in base alle caratteristiche ambientali e alla specifica fase della vita della cellula. La r. genica nelle cellule eucariote avviene a diversi livelli: 1) nel nucleo, a livello dell'attivazione del DNA che contiene l'informazione genetica che deve essere trascritta. 2) Nel nucleo, a livello della trascrizione del DNA in RNA messaggero, che si attua a partire dall'interazione fra RNA polimerasi e promotore; tale interazione è influenzata dalla concentrazione intracellulare di proteine regolatrici, che possono esercitare un effetto sia di stimolazione sia di inibizione della trascrizione. 3) A livello della maturazione dell'RNA messaggero nonché del suo trasporto dal nucleo al citoplasma della cellula. 4) Nel citoplasma, a livello della traduzione dell'RNA messaggero nelle sue proteine, in cui intervengono altri tipi di RNA. 5) A livello della degradazione delle molecole di RNA messaggero. 6) Dopo la traduzione, attraverso il controllo della velocità di degradazione delle proteine e della loro sostituzione. Infine, molti ormoni esercitano un controllo regolando l'attività e la funzione di proteine specifiche. • Tecn. - Operazione di messa a punto di una macchina. ║║ Operazione finalizzata al mantenimento del valore di determinate grandezze costante o variabile entro limiti prestabiliti. Generalmente questo tipo di r. si realizza mediante un apparecchio di misura che, tenendo sotto continuo controllo la grandezza in osservazione, provvede ad avvertire il personale qualora i valori registrati superino i limiti fissati, oppure comanda direttamente appositi dispositivi automatici di r.