L'essere regale, la condizione di chi o di ciò che è regale.
║ Per estens. - Dignità, compostezza, decoro:
r. nel
comportamento. • Rel. -
R. di Cristo: nella tradizione
cattolica, l'affermazione del primato spirituale di Cristo. La
r. di
Cristo è stata proclamata dalla Chiesa con l'enciclica
Quas primas
(1925) di Pio XI, che istituì la festa di Cristo Re, celebrata l'ultima
domenica di ottobre e spostata all'ultima domenica
per annum dopo la
riforma del Messale romano (1969). ║
R. di Maria Vergine: il
posto preminente che Maria occupa nell'opera della redenzione e rispetto al
corpo mistico di Cristo; il titolo di regina è più volte
attribuito alla Madonna nella tradizione e nella liturgia cattolica. •
Etn. -
R. sacra: con tale espressione l'etnologo J. Frazer designò
quelle forme di istituzione monarchica in cui il re ha funzioni sacrali o uno
statuto religioso particolare. La
r. sacra avrebbe le proprie origini nei
poteri magici che permettono allo stregone di essere in contatto con gli spiriti
e che gli assicurerebbero una posizione sociale preminente nel gruppo; di qui
deriverebbero sia le funzioni e responsabilità sacrali del re, sia il suo
carattere divino, i riti e i tabù con esso connessi. Tuttavia, il
concetto di
r. sacra include forme diverse, secondo il carattere
storicamente determinato dei vari tipi di società. Il fatto che il re
eserciti anche le più importanti cariche sacerdotali può dipendere
da un sistema di rappresentanza (per cui, per esempio, il capo famiglia
rappresenta sacralmente la famiglia, il capo di un'associazione l'associazione,
ecc.) e dalla struttura fondamentale del sacro, vigente soprattutto nelle
civiltà primitive, accentrato su cose e persone preminenti. Un aspetto di
questa forma di
r. sacra è riscontrabile in diverse
civiltà, tra cui quella dell'antica Cina, dove si riteneva che gli
avvenimenti - prosperità o, viceversa, disastri e catastrofi naturali -
dipendessero da quanto il comportamento del re fosse in armonia o meno con la
volontà divina. Analogo nelle conseguenze, ma diverso nel principio il
caso in cui al re venivano attribuiti personali poteri magici o, in generale,
religiosi. Tale era il potere taumaturgico attribuito ai re nella Francia e
nell'Inghilterra medioevali o la capacità di interagire con esseri (per
esempio gli antenati) ritenuti influenti sulle vicende umane. Se il re si
rivelava inadeguato a esercitare i poteri necessari ad assicurare vantaggi alla
comunità, poteva essere deposto o ucciso. Frazer collegò a questa
forma della
r. sacra fenomeni come le prove rituali dell'efficienza
reale, la sovranità periodica (il re viene sostituito quando si presume
che i suoi poteri magici si siano esauriti), ecc. A volte si verificano forme di
r. sacra indipendenti dall'esercizio del potere di governo: per esempio,
il
rex sacrorum dell'antica Roma, sorta di re sacerdote sopravvissuto in
uno Stato non più monarchico. Diversa la
r. sacra negli Stati
teocratici, dove il re è il rappresentante della divinità. Gli
antichi re ebrei ricevevano la consacrazione come riconoscimento dell'origine
divina del loro potere. Nell'antico Egitto, invece, il re aveva egli stesso
carattere divino, in quanto ritenuto figlio di dio. In tal modo le sue funzioni
sacerdotali esclusive non derivavano dal rappresentare egli il popolo di fronte
alla divinità né, in quanto dio, poteva essere ritenuto
responsabile delle calamità che colpivano il Paese. La forma egiziana di
r. sacra rientra in una concezione largamente diffusa, in cui non sempre
è facile determinare se la figura del re si modella su una particolare
divinità o se la divinità è la proiezione sul piano mitico
della figura del re. Talvolta il re sembra rappresentare una divinità,
per esempio il dio o antenato che con la sua morte assicura la fecondità
della terra; al caso specifico appartiene il fenomeno del sacrificio rituale del
re. Nelle religioni politeistiche dell'India, in cui la società divina
appare modellata su quella umana, Indra, il re degli dei, era un guerriero come
il re, che apparteneva alla casta dei guerrieri e non a quella dei
sacerdoti.