Uomo politico italiano. Partecipò attivamente alla ricostituzione del
Partito Comunista, in seguito alla quale fu condannato dal Tribunale speciale a
scontare 10 anni di reclusione (1931). Nel 1937 cercò rifugio in
territorio francese, dove le autorità locali lo arrestarono di lì
a qualche anno (1942), disponendo la sua immediata estradizione in Italia. Dopo
la Liberazione, divenne un personaggio di spicco del Governo italiano,
ricoprendo varie e importanti cariche: fu sottosegretario agli Esteri nel
secondo Gabinetto Bonomi, in quello Parri e nel primo De Gasperi (1944-46),
ambasciatore in Polonia (1947-48), deputato alla Costituente e senatore nella
prima legislatura. Dopo una lunga militanza (anche come membro della direzione)
nel PCI, nel 1956 si schierò su una posizione fortemente polemica nei
confronti della linea politica adottata dal partito (Napoli 1905 - Roma
1968).