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Rea Sìlvia.

Mit. - Mitica madre di Romolo e Remo. Secondo la versione più diffusa della leggenda, R.S., figlia di Numitore re di Alba Longa, fu costretta dallo zio Amulio a farsi vestale quando questi usurpò il trono; fecondata dal dio Marte mentre dormiva nei pressi del Tevere, fu messa a morte da Amulio dopo che ebbe dato alla luce Romolo e Remo. Secondo un'altra versione, R.S. fu gettata nel Tevere (o nell'Aniene), del quale divenne sposa. Altre varianti le attribuiscono una morte di stenti o anche una lunga prigionia, terminata solo con la morte di Amulio. Il Bellum Poenicum di Nevio e gli Annales di Ennio accreditano un'ulteriore versione, secondo la quale R.S. sarebbe stata la figlia di Enea, alla quale Marte si sarebbe congiunto per generare i discendenti dei Troiani. La fecondazione di R.S. da parte di Marte, episodio variamente raffigurato in epoca romana in pitture, rilievi, mosaici, sarcofagi, fu messa in dubbio da Livio, il quale affermò che R.S., facendo riferimento a un intervento divino, voleva, in realtà, attenuare la sua colpa. Su questa linea interpretativa si situa Dante, il quale sostiene (Paradiso, VIII, 130) che l'attribuzione della paternità a Marte è un escamotage per riscattare Romolo dall'essere figlio di padre ignobile.