Stats Tweet

Razionalità.

Qualità di ciò che è razionale. ║ Facoltà degli esseri dotati di ragione: la r. è caratteristica essenziale dell'uomo. ║ Funzionalità: la r. della disposizione dei mobili è un pregio di quella casa. • Econ. - Nella teoria economica, la r. consiste essenzialmente nella scelta dei mezzi più idonei per il raggiungimento di determinati fini. Posto per ciascun soggetto un ordinamento di preferenze, si configura come razionale quella scelta che sia caratterizzata da coerenza, transitività (se preferisco A a B e B a C, preferisco anche A a C) e ottimizzazione del proprio interesse. I limiti di questa impostazione, bene evidenziati da H. Simon, sono legati al presupposto irrealistico di una completezza di informazioni sulle alternative disponibili; per ovviare a queste difficoltà, sono stati elaborati i modelli matematico-probabilistici della teoria dei giochi per scelte in condizione di incertezza: questi modelli tengono conto dei costi di cui il soggetto deve farsi carico per procurarsi informazioni, nonché dei possibili conflitti di interessi tra le parti coinvolte. Non meno problematica è la definizione di r. nelle scelte collettive: il problema è stato, a volte, riformulato nei termini della possibilità dell'esistenza di una funzione di benessere sociale che possa essere massimizzata e si scontra con il teorema di Arrows sull'impossibilità di un passaggio non autoritario dai gusti individuali alle preferenze sociali. • Filos. - Il concetto di r. è stato oggetto nel XX sec. di approfondite indagini. Si possono distinguere tre tipi di r.: la r. dell'azione, la r. della credenza e la r. scientifica. Per quel che concerne l'azione umana, la nozione di r. costituisce una generalizzazione del comportamento dell'agente economico: tale generalizzazione risale a M. Weber, che definì la r. essenzialmente in senso strumentale, ovvero come capacità di individuare i mezzi più adeguati per un fine dato. Questo concetto di r. è stato, peraltro, successivamente criticato e rielaborato tanto nei suoi aspetti logico-formali (si veda, in proposito, la teoria dei giochi), quanto nelle sue implicazioni sociali (si considerino, al riguardo, le osservazioni della Scuola di Francoforte circa la funzionalità della r. strumentale al tentativo della civiltà industriale di soggiogare uomini e natura); in questo senso, si preferisce analizzare il comportamento umano alla luce di modelli che implementano un concetto più limitato di r. Per quel che riguarda, invece, la r. della credenza, essa risulta subordinata ai requisiti di coerenza e fondatezza, in base ai quali, rispettivamente, una credenza è razionale se non comporta contraddizioni ed è in accordo con i principi fondamentali della logica elementare e se è sostenuta da prove empiriche o da ragioni teoriche. La r. scientifica, infine, è individuata dall'esistenza di criteri oggettivi che fondino la possibilità della conoscenza e del suo accrescimento: tra i critici della r. scientifica si ricordano T. Kuhn e P. Feyerabend.