Scienziato e filosofo arabo. Interessatosi dapprima di scienze matematiche,
filosofiche e teologiche, in un secondo momento, a Baghdad, si accostò
alla medicina. Discepolo di at-Tabarī, divenne celebre come medico,
tant'è che varie corti principesche richiesero un suo consulto, spesso
disputandoselo fra loro. Divenne direttore dell'ospedale di ar-Rayy e di
Baghdad. Benché per la maggior parte siano andate perdute, si ascrivono a
R. circa 184 opere, tutte di grande erudizione, che furono tradotte in
latino nel Medioevo. Fu fortemente critico nei confronti della tradizione
religiosa: basti pensare agli scritti destinati alla confutazione degli autori
mu'taziliti, da lui considerati musulmani eretici, o a quelli in cui condannava
come impostori i profeti di tutte le religioni. Un atteggiamento analogo
contraddistinse anche il suo rapporto con le
auctoritates classiche: nei
Dubbi su Galeno, ad esempio, criticò duramente il medico
alessandrino, pur senza negare i suoi grandi meriti. La sua opera più
celebre,
Kitā al-Hāwī (diffusa in Europa con il titolo
latino di
Liber continens), è una sorta di enciclopedia medica in
cui, per ogni questione relativa alla medicina,
R. raccolse i risultati
conseguiti da fonti greche o arabe, unitamente alle conclusioni cui era giunto
personalmente. Tra i suoi scritti medici occorre ricordare anche
Kitāb
al-Mansūrī, tradotta in latino da Gerardo da Cremona. Si tratta di
un'altra enciclopedia, progenitrice delle moderne enciclopedie universali, nella
quale vengono trattati approfonditamente gli argomenti più disparati:
dall'igiene alla chirurgia, dall'astronomia alla zoologia, dalla tossicologia
alla medicina. Considerevole fu anche il breve trattato
Sul vaiolo e il
morbillo (il
De peste dei Latini) nel quale, per la prima volta,
R. differenziò con precisione il quadro patologico delle due
malattie, riunendo tutte le conoscenze e le esperienze mediche note fin
dall'antichità. Per quanto meno importanti, ebbero una certa
notorietà anche le sue opere alchemiche, tra cui, in particolare, il
Segreto dei segreti (ar-Rayy 854 circa - 925).