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Ratto.

Rapimento, in particolare di donna. • Dir. - Originariamente configurato come reato di violenza (così nel diritto romano, dove si distingueva fra r. de vi e de adulteriis), il r. divenne figura autonoma di reato, compiuto a scopo di libidine o di matrimonio, in epoca posteriore a Costantino. • Dir. can. - Il r. costituisce impedimento al matrimonio, in presenza di alcune circostanze, quali la violenza fisica o morale dell'uomo sulla donna, il sequestro di quest'ultima, a scopo di matrimonio. Nel caso in cui la donna abbia manifestato in epoca anteriore al r. la sua libera volontà di contrarre matrimonio col suo rapitore, l'impedimento decade. • Etnol. e Mit. - In numerosi cicli mitici, ricorrente è il motivo del r., sia che si tratti di razzie di greggi che del rapimento di donne o di dee. Tra i più noti rapimenti mitici, ricordiamo quello di Ades nei confronti di Persefone e di Paride nei confronti di Elena. Il motivo del rapimento, inteso come r. matrimoniale (il velo stesso è simbolo di r.) è quasi sempre un motivo simbolico di morte e rinascita, essendo il matrimonio considerato un morire per poi rinascere come esseri più completi. Presso i Greci, il mito matrimoniale aveva strettissime analogie con quello di morte (nel mito del rapimento di Persefone da parte del dio degli Inferi appare in tutta la sua evidenza il simbolismo del matrimonio inteso come discesa agli Inferi e rinascita, al pari del seme che se non scende per morire nella terra umida, non può risorgere alla vita). Molto frequente è anche il motivo del r. di greggi, anch'esso ricco di simboli di morte e di rinascita. Ladro per eccellenza era Hermes, messaggero tra il mondo dei vivi e quello dei morti, rapitore di anime, colui che portava agli Inferi e dagli Inferi riportava alla vita. Tra molti popoli di cultura arcaica il r. simbolico della sposa rimane uno degli elementi costitutivi della cerimonia nuziale. ║ R. delle Sabine: leggenda romana secondo cui, poiché i primitivi abitatori di Roma non avevano spose, organizzarono feste in onore del dio Conso, invitando le popolazioni vicine; in questa occasione rapirono donne sabine presenti alla festa. Ne derivò una lunga guerra conclusasi con la vittoria dei Romani e con l'ingresso dei Sabini nella loro comunità statale.
J.L. David: "Il ratto delle Sabine"