Industriale, saggista e uomo politico tedesco. Figlio di Emil, studiò
ingegneria chimica ed elettrotecnica. Nel 1899 entrò nell'industria
paterna e, alla morte del padre, assunse la presidenza dell'AEG.
All'attività imprenditoriale affiancò l'impegno politico e
culturale; scrisse saggi di filosofia, storia ed economia politica, nei quali
propose modelli economici alternativi al capitalismo e al socialismo. Favorito
dal Kaiser, allo scoppio della prima guerra mondiale, nonostante
l'ostilità dei circoli militari, gli fu affidata la direzione
dell'ufficio delle materie prime. Dopo essersi opposto all'armistizio, nel 1919
partecipò come esperto alla Conferenza della Pace di Versailles,
disapprovando la firma del trattato, considerato troppo gravoso per la Germania.
Esponente del Partito democratico, nel 1921 fu nominato ministro della
Ricostruzione nel Governo Wirth e nel 1922 assunse il ministero degli Esteri.
Cercò di rompere l'isolamento internazionale della Germania con la firma
del Trattato di Rapallo con la Russia. Divenuto bersaglio della destra
nazionalista, trovò la morte in un attentato ad opera di due ufficiali di
estrema destra. Tra le sue opere citiamo:
Critica dell'epoca (1912),
Meccanica dello spirito (1913),
Di una realtà futura
(1917),
L'economia nuova (1918) (Berlino 1867-1922).