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Raspa.

Utensile usato nelle lavorazioni di finitura del legno o di altri materiali, come cuoio, fibra, ecc. Le r. possono avere dimensioni e forme varie; molto usate sono quelle a sezione rettangolare, a mandorla o tonde. Le r. a mano sono rastremate verso la punta e dotate di un codolo sul quale viene innestato un manico di legno; i denti sono ricavati dalla superficie dell'acciaio indipendentemente uno dall'altro, ribattendo con un bulino. Nelle r. rotative, utilizzate per la lavorazione a macchina, la forma dell'utensile è cilindrica, con le punte disposte generalmente sulla superficie laterale. Le r. sono dette a taglio grosso, medio, bastardo, mezzo dolce e dolce, a seconda del numero di punte taglienti per centimetro quadrato (da un minimo di 6 a un massimo di 150). ║ Utensile per l'asportazione, tramite raschiamento, di materiale superfluo, usato ad esempio per togliere la fuliggine dai camini, il tartaro dalle botti, ecc. ║ Dispositivo utilizzato per triturare rifiuti: consta di due bracci rotativi che trascinano i rifiuti su superfici metalliche abrasive, dove vengono sminuzzate. • Sport - Discesa a r.: nello scialpinismo, particolare tecnica di discesa, praticabile su pendii di modesta pendenza. Nella r. a cavalcioni, in mezzo alle gambe, tenute parallele e piegate, si pongono i bastoncini, in posizione tale da toccare con un'estremità la neve; vengono impugnati davanti con una mano, dietro con l'altra; esercitando maggiore o minore pressione su di essi, grazie all'attrito con la neve, è possibile regolare la velocità. Nel caso si pongano i bastoncini a fianco del corpo, si parla di r. laterale.