(dal latino
ranunculus, der. di
rana: rana). Genere
di piante erbacee della famiglia delle Ranuncolacee, terrestri e palustri,
comuni nei prati e nei pascoli umidi delle regioni temperate e fredde
dell'emisfero boreale. Si conoscono circa 250 specie differenti di queste erbe
annuali o perenni, di cui una cinquantina attestate dalla pianura all'alta
montagna italiane. Hanno portamento eretto o strisciante, fiori a cinque petali
bianchi, gialli, rosa o porpora a seconda delle specie, altrettanti sepali e
numerosi stami. I
r. contengono principi acri e allo stato fresco sono
velenosi. Privata dei suoi fiori la pianta di
r. è utilizzata per
uso esterno nella cura di reumatismi, artriti, sinoviti per la sua azione
lenitiva. ║
Ranunculus asiaticus:
r. coltivato in numerose
varietà. Le specie spontanee in campi e prati sono dette
bottoni d'oro
e presentano caratteristici fiori gialli. ║
Ranunculus
sceleratus:
altro nome della
sardonia
(V.). ║
Ranunculus glacialis:
r. che vive in alta montagna, molto diffuso sulle Alpi, al limite delle nevi
perenni. ║
Ranunculus lacustris:
r. che cresce in
prossimità di stagni, fossi, con fiori gialli, infestante. ║
Ranunculus aquatilis o
ranocchiella:
r. diffuso in
prossimità dei corsi d'acqua.