Stats Tweet

Ranieri, Màssimo.

Nome d'arte di Giovanni Calone. Cantante e attore italiano. Notato fin da ragazzo per le sue doti canore, esordì nel 1964 all'Academy di Brooklyn con il nome d'arte Gianni Rock, che mutò in Massimo Ranieri al suo debutto nel mondo dello spettacolo come cantante, proponendo il repertorio classico della canzone italiana. Apparve per la prima volta in televisione a Scala Reale nel 1966, con il brano L'amore è una cosa meravigliosa; l'anno successivo vinse il Cantagiro nel girone Giovani promesse con il brano Pietà per chi ti ama. Le sue canzoni divennero in breve famosissime: Rose rosse (1969), con cui si aggiudicò il Cantagiro; Se bruciasse la città (1970); Vent'anni (1970), con cui vinse Canzonissima; Erba di casa mia (1973), prima a Canzonissima. Riscossero grande successo anche gli album O surdato ‘nnammurato (1972), Napulammore (1974), Meditazione (1975), Macchie 'e culore (1976), Passa lu tiempo e lu munnu s'avota (1980). R. lavorò anche in ambito cinematografico: dopo il debutto in Metello (1970) di Mauro Bolognini, per il quale vinse il David di Donatello e il Premio internazionale della critica, interpretò: Bubù (1971) e Imputazione di omicidio per uno studente (1972) di Bolognini; Incontro (1971) di Piero Schivazzappa; La cugina (1974) e L'ultima volta (1976) di Aldo Lado; Salvo D'Acquisto (1975) di Romolo Guerrieri; Con la rabbia agli occhi (1976) di Anthony M. Dawson; La patata bollente (1979) di Steno; Il carabiniere (1981) di Silvio Amadio; Priest of love (1981) di Christopher Miles; L'ultima volta insieme (1981) di Ninì Grassia; Casta e pura (1981) di Salvatore Samperi; Volare! (1997) di Vittorio De Sisti; Storia di guerra e d'amicizia (2001) di Fabrizio Costa; Fondali notturni (2001) di Nino Russo; Les Parisiens (2004) di Claude Lelouch. Comparve inoltre in una serie di realizzazioni televisive, tra cui: La sciantosa (1971) e All'ombra della grande quercia (1984) di Alfredo Giannetti; I ragazzi di celluloide (1981) e I ragazzi di celluloide 2 (1984) di Sergio Sollima; La vela incantata (1982) di Gianfranco Mingozzi; Nata d'amore (1985) di Duccio Tessari; Lo scialo (1987) di Franco Rossi; L'ombra nera del Vesuvio (1987) di Steno; Il ricatto (1988) di Ruggero Deodato e Tonino Valerii; Il ricatto 2 (1991) di Vittorio De Sisti; Il prezzo del denaro (1995) e La casa dove abitava Corinne (1996) di Maurizio Lucidi; Angelo nero (1998) e Un bacio nel buio (1999) di Roberto Rocco; Ama il tuo nemico (1999) di Damiano Damiani; Io ti salverò (2001) di Mario Caiano; L'amore spezzato (2006) di Giorgio Serafini. Presentò inoltre Fantastico 10 (1989), con Anna Oxa, Splash, un'estate al massimo (1991) e il varietà in due serate Siamo tutti invitati - Citofonare Calone (2001), partecipando infine al programma comico Camera Cafè (2003). Nel 1975, con Napoli, chi resta chi parte di Raffaele Viviani, debuttò in teatro, dove si cimentò con successo negli anni a venire. Nel 1977 R. entrò nella Nuova Compagnia dei Giovani di Romolo Valli e Giorgio De Lullo, con la quale mise in scena importanti lavori, quali Il malato immaginario (1978) di Molière e La dodicesima notte (1979) di William Shakespeare. Lavorò poi con Giorgio Strehler (L'anima buona di Sezuan, 1981, di Bertold Brecht; L'isola degli schiavi, 1994, di Pierre Mariveau), Maurizio Scaparro (Barnum, 1983; Varietà, 1985; Pulcinella, 1988 e 1990-91, di Manlio Santanelli; Liolà, 1992, di Luigi Pirandello; Teatro Excelsior, 1993, di Vincenzo Cerami), Garinei e Giovannini (un revival di Rinaldo in campo, 1987), Giuseppe Patroni Griffi (i due musical Hollywood, ritratto di un divo, 1998, di Guido Morra; Il grande campione, 2000, di Maurizio Fabrizio e Guido Morra). Nel 1996 diede la voce a Quasimodo, protagonista del cartone animato di Walt Disney Il Gobbo di Notre-Dame. Dopo una lunga pausa dal mondo della canzone, nel 1988 R. si presentò al Festival di Sanremo con il brano Perdere l'amore, con cui vinse la manifestazione canora. Negli anni successivi pubblicò gli album Un giorno bellissimo (1989); Da bambino... a Fantastico (1990); Oggi o dimane (2001) che, grazie alla collaborazione del grande arrangiatore Mauro Pagani, portò a nuovo splendore la canzone napoletana; Nun è acqua (2003); Accussì grande (2005) (n. Napoli 1951).