Storico e geografo italiano. Di famiglia patrizia, fu educato a Venezia
e Padova e servì la Repubblica di Venezia come segretario del Senato e
come ambasciatore. Compì numerosi viaggi di carattere politico in
Francia, in Svizzera, a Roma, spingendosi anche in Egitto e nell'Africa
settentrionale. Allievo di P. Pomponazzi, amico di P. Bembo e di P. Giovio e
valente umanista egli stesso, attese alle prefazioni delle edizioni aldine di
Quintiliano (1514) e di Livio (1519) e scrisse un'orazione in latino per la
morte di F. Fasiolo (1516). Lasciò una raccolta di relazioni sui viaggi e
le scoperte dall'antichità ai giorni suoi, che fanno di
R. il
pioniere dei moderni studi geografici: i suoi libri
Delle navigationi et
viaggi (il primo pubblicato nel 1550, il terzo nel 1556 circa e il secondo,
postumo, nel 1559) raccolgono, traducono e illustrano una nutrita serie di
documenti, tra cui spicca la relazione del viaggio di Marco Polo, con frammenti
di codici oggi perduti (Treviso 1485 - Padova 1557).