Uomo politico ungherese. Arrestato una prima volta in quanto appartenente al
Partito comunista e successivamente liberato, tornò in carcere nel 1933.
Nel 1935 emigrò in Cecoslovacchia, poi in Spagna, dove partecipò
alla guerra civile nelle brigate internazionali e divenne segretario politico
della brigata Rakosi. Ricercato da varie Polizie, internato nel 1941 in Francia,
fuggito e di nuovo arrestato in Ungheria, fu deportato in Germania e poté
rientrare in patria nel 1945. Dopo aver ricoperto la carica di segretario
generale aggiunto del Partito comunista, divenne nel 1946 ministro degli Interni
e nel 1948 ministro degli Esteri. Accusato di sostenere una linea politica in
contrasto con quella di Mosca, fu arrestato nel 1949 e, dopo un processo
sommario, condannato a morte. Nel 1955 fu riabilitato (Székelyudvarhely,
Transilvania 1909 - Budapest 1949).