Architetto italiano. Studiò sotto la guida di D. Fontana,
elaborando uno stile architettonico vicino alla scuola dei manieristi lombardi,
che allora incontrava grandi consensi a Roma. Ottenne la prima commissione da
papa Sisto V nel 1589: la costruzione della chiesa di Montalto, nelle Marche.
Venne nominato architetto del «Popolo romano» (1612-20), probabilmente
dopo la realizzazione a Roma della facciata del palazzo Senatorio e la
collaborazione nei lavori per i palazzi Capitolini.
R. costruì la
casa madre dei Gesuiti, lavorò nei palazzi Colonna e Zuccari e in varie
chiese romane, insieme al figlio Carlo (V.
RAINALDI, CARLO). Nel 1620 costruì la
chiesa di Santa Teresa degli Scalzi a Caprarola; nel 1644, dopo la nomina ad
architetto papale, diede inizio a Roma ai lavori del palazzo di Piazza Navona
per la famiglia Pamphili (1650), sicuramente la più interessante e
originale tra le opere da lui realizzate. Gli sono attribuiti inoltre numerosi
progetti, completati poi da altri con modifiche a volte sostanziali: così
è, per esempio, per il palazzo ducale di Modena, il collegio dei Gesuiti
e la chiesa di San Luca di Bologna e il palazzo del Giardino di Parma;
R.
costruì anche il porto di Fano (1612) e progettò un ponte sul
Tevere (1589) e sul Nera (1611) (Roma 1570-1655).