Conte di Tolosa. Figlio di Raimondo V e suo successore, combatté i
Plantageneti ai quali, tuttavia, dovette riconoscere la sovranità
sull'Agenais e sul Quercy. Appoggiatosi, seguendo la politica paterna, alla
borghesia cittadina contro il potere dei vassalli, quando questa
abbracciò l'eresia catara egli se ne fece difensore, pur non condividendo
la dottrina. Scomunicato da Innocenzo III, in seguito alla crociata contro gli
albigesi fu costretto a cedere al pontefice tutti i suoi possessi e a ritirarsi
in Inghilterra. Nel 1217
R. poté riottenere il titolo di conte di
Tolosa, nel frattempo dichiarato decaduto dal IV Concilio Lateranense, e il
possesso della capitale del suo Stato; negli anni seguenti riuscì a
riconquistare la maggior parte dei suoi antichi domini (1156 - Tolosa
1222).