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Ragno.

Zool. - Nome comune degli animali appartenenti all'ordine Araneina o Araneae, tipo artropodi, classe aracnidi. ║ Fig. - Sembrare un r.: avere una figura sproporzionata, con gambe e braccia lunghe ed esili. ║ Fig. - Uomo r.: in ambito circense, nome attribuito ai contorsionisti che, avendo le giunture molto snodate, sono in grado di assumere posizioni innaturali. ║ Pesce r.: nome toscano della spigola (V.), in altre regioni usato per le varie specie del genere trachino (V.). • Encicl. - I r. costituiscono l'ordine più numeroso della classe aracnidi; hanno il cefalotorace (o prosoma) costituito da un solo pezzo e unito all'addome (od opistosoma) da un peduncolo sottile; sono privi di antenne e forniti di quattro paia di zampe e di appendici articolate, tutte appartenenti al prosoma, divise in un paio di cheliceri (appendici terminanti a uncino o fornite di pinze aguzze in rapporto con la bocca e comunicanti con ghiandole velenose) e in un paio di pedipalpi (arti modificati che nei maschi adulti si trasformano in organi riproduttivi). Il sistema nervoso è localizzato nel cefalotorace e consta di una massa gangliare attraversata dall'esofago; l'apparato digerente è un tubo con due diverticoli connesso a una ghiandola digestiva e a organi escretori; il cuore è dotato di tre paia di ostìoli, con derivazioni che giungono ai sacchi polmonari; la funzione tattile è espletata dalla peluria presente sulle zampe e sui palpi; quella olfattiva dipende da organi liriformi collocati sulle zampe. Sulla faccia ventrale dell'addome si trovano da due a quattro paia di papille digitiformi (filiere) dotate di numerosi forellini, di vario diametro, da cui escono i fili costituiti da una sostanza sericea, composta da una proteina, la fibroina, particolarmente resistente ed elastica; i fili sono anch'essi di calibro vario, e formano la ragnatela. I r. sono in maggioranza terricoli e vivono in genere sul suolo; le specie acquatiche (ad eccezione dell'argironeta) si muovono camminando sui fondali. Tutti sono carnivori, attivi specialmente al crepuscolo e di notte, e si nutrono di prede - catturate per mezzo delle ragnatele o per aggressione diretta - paralizzate o uccise dall'iniezione del veleno secreto dalle ghiandole collegate ai cheliceri; in alcuni rari casi tale veleno può essere pericoloso anche per l'uomo. Non di rado l'accoppiamento può essere pericoloso per i maschi, in quanto le femmine tendono a divorarli dopo la fecondazione. Le uova sono spesso avvolte in un bozzolo sericeo, fissato a oggetti o trascinato dalla femmina fino alla schiusa. L'ordine dei r. comprende complessivamente circa 35.000 specie. ║ R. crociato o portacroce: V. EPEIRA. ║ R. acquaiolo: denominazione comune dell'argironeta (V.). ║ R. rosso: nome generico di acari del genere Trombidium. • Sport - R. delle Dolomiti: soprannome attribuito, per le sue straordinarie doti di scalatore, alla guida alpina C. Maestri. ║ Gruppo r. della Grignetta: gruppo alpinistico creato a Lecco nel 1946, che si distingue per operazioni di salvataggio e di recupero di vittime della montagna. ║ Piccola rete da pesca a strascico simile all'angamo (V.). • Astron. - Disco traforato facente parte dell'astrolabio. • Numism. - Denominazione bolognese, datata al 1612, di una moneta d'argento veneziana - probabilmente il lirone o lirazza anonima del 1571 - che recava sul rovescio la figura del leone alato di San Marco «in molleca», cioè con la sola testa nimbata visibile fra ali stilizzate, che i Veneziani scherzosamente paragonavano a zampe di un granchio o di un insetto.
Ragno della specie Argiope Fasciata