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Radiotelèfono.

Ognuno dei due terminali di un circuito radiotelefonico. Nel caso di comunicazioni duplex, caratteristiche della radiotelefonia commerciale, sono costituiti da un vero e proprio telefono, collegato a un radioricevitore e a un radiotrasmettitore operanti in due canali distinti; il collegamento tra telefono e apparati radioelettrici può essere diretto, oppure avvenire tramite una centrale telefonica a commutazione automatica o manuale. Nel caso di comunicazioni simplex, caratteristiche della radiotelefonia non commerciale, il r. è costituito da un radioricetrasmettitore; apparecchi di questo genere sono i cosiddetti walkie-talkie, caratterizzati da una forma particolarmente compatta grazie all'utilizzo di transistor e di diodi a semiconduttori, largamente impiegati per comunicazioni militari, per comunicazioni con mezzi mobili e tra mezzi mobili, ecc. Ad eccezione di quelli a uso militare, i r. simplex operano nelle bande di frequenza riservate ai servizi mobili, principalmente tra 23 e 174 MHz, e nella banda 26,960 ÷ 27,280 MHz, in cui sono disponibili 23 canali; l'utilizzo di quest'ultima banda, denominata con la sigla CB, nei Paesi europei è regolamentato. In Italia, nel caso di trasmettitori con potenza superiore ad un limite fissato, l'utilizzo di r. operanti nelle bande riservate ai radioamatori è soggetto ad autorizzazione del ministero delle Poste e Telecomunicazioni.