Astron. - Strumento utilizzato in radioastronomia per determinare la posizione
delle radiosorgenti sulla volta celeste. Esso è costituito da due o
più antenne radio (V. RADIOTELESCOPIO) a orientamento fisso, poste a una
distanza di parecchie lunghezze d'onda e allineate lungo un parallelo terrestre;
le antenne sono collegate, solitamente via cavo, a un ricevitore collocato nel
mezzo, nel quale i segnali captati interferiscono. Un
r. ha potere
risolutivo pari a quello di un radiotelescopio dotato di un riflettore di
diametro pari alla distanza tra le due antenne; per misurazioni che necessitano
di un potere separatore particolarmente elevato, tale distanza può
raggiungere qualche migliaio di chilometri e i collegamenti tra le antenne
vengono effettuati, se possibile, tramite ponte radio, altrimenti i dati vengono
memorizzati e fatti interferire in un secondo tempo. I
r. possono essere
anche costituiti da una sola antenna disposta con l'asse orizzontale, sul bordo
di un bacino lacustre o marino: in questo caso l'interferenza ha luogo tra i
segnali captati dall'antenna e quelli che giungono ad essa dopo la riflessione
sulla superficie dell'acqua, con meccanismo analogo a quello dell'interferometro
a specchio di Lloyd. Il più grande
r. del mondo è lo
statunitense Very Large Array (VLA), formato da 27 antenne paraboliche di 25 m
di diametro disposte a forma di Y, per una estensione di 27 km.